Giovani sulle Foibe

lun 15 febbraio 2021
Lettere al direttore di La Redazione
3min
L'associazione Agng di Guglionesi (foto di archivio precedente alla pandemia) ©Termolionline
L'associazione Agng di Guglionesi (foto di archivio precedente alla pandemia) ©Termolionline

GUGLIONESI. Gentile direttore, sul Suo giornale è comparso un articolo del partito di Fratelli d’Italia, sezione Guglionesi, che afferma un fatto grave ovvero una presunta dichiarazione da parte dell’Associazione Giovanile Nuova Guglionesi (AGNG) secondo la quale in un nostro comunicato affermiamo che:”il massacro delle foibe è avvenuto per mano dei fascisti”. Un’affermazione grave e infamante. Per di più calcata da presunte simpatie del gruppo nei confronti di una terribile dittatura, quale quella di Tito.

AGNG è composta da un totale di 55 soci e da un direttivo complessivo di 7 ragazzi guglionesani.

Questo dato lascia ben immaginare come sia improbabile che all’interno di un gruppo, seppur molto affiatato e unito da sincera amicizia, ci siano persone che abbiano in comune la stessa fede politica. Infatti le dichiarazioni in questione hanno turbato molto i tesserati essendo stati ingiustamente marchiati come capi di bestiame non riconoscendone le personali ed intime idee di ogni singolo iscritto. Vale anche la pena ricordare che l’associazione AGNG è un gruppo apartitico e senza scopo di lucro, come certifica lo Statuto stesso, e che persegue fini culturali e ricreativi. Per queste ragioni ci impegniamo in manifestazioni di interesse culturale come quella che ci ha visti promotori della Giornata del Ricordo. Inoltre ogni decisione del gruppo segue una discussione all’interno del direttivo, prassi che vale anche per ogni tipo di pubblicazione social. Detto ciò l’affermazione in questione è tremendamente falsa e occorrerebbe una maggiore selezione per evitare future pubbliche accuse e offese. Siamo anche certi che il gruppo di Fratelli d’Italia Guglionesi sia in buona fede e che non aveva alcuna intenzione avversa l’associazione e proprio in ragione di ciò rispondiamo pubblicamente. Per chiarezza partiamo dal post in questione.

Chiunque l’abbia letto difficilmente avrà frainteso e avrà sorvolato la congiunzione “anche” utilizzata per indicare come le foibe siano servite sia ai nazisti e fascisti, per gettarvi cadaveri, sia ai partigiani jugoslavi e ai militari dell’OZNA, per gettarvi cadaveri.

Purtroppo questi sono fatti storici documentati e difficilmente rinnegabili. In allegato l’immagine del testo che permetterà una veritiera lettura. Per quanto riguarda la presunta simpatia nei confronti della dittatura comunista di Tito aborriamo soltanto all’idea che vi si possa lontanamente accostare il nome dell’associazione AGNG. Come testimonia la storia si è trattata di una crudele e pericolosissima dittatura che non ha risparmiato civili e sofferenze del popolo slavo stesso. Quindi con sdegno rimandiamo le accuse al mittente e lo invitiamo serenamente ad una nuova lettura del post priva di pregiudizio alcuno. Chiarita la totale lontananza dal dittatore e criminale Tito ci auguriamo che sia stata disinnescata l’opera di etichettatura politica perché risulterebbe antipatica e nociva.

Detto ciò continueremo con le nostre attività riportando sempre il vero, per quanto possibile e di nostra competenza, restando fuori da ogni schema politico-partitico. Chi ci conosce e segue dall’interno lo sa molto bene. Approfittiamo anche per segnalare come la ricostruzione presentata da FdI Guglionesi, precisa e lineare senza dubbio alcuno, sia monca, tuttavia, di un particolare avvenimento storico, ovvero: l’invasione fascista dei territori slavi. Oltre all’invasione ci fu un processo di sostituzione culturale delle popolazioni slavofone soprannominato, appunto, processo di “italianizzazione” che merita di essere conosciuto e discusso per mantenere viva una sincera vicinanza alle vittime delle foibe e per onestà intellettuale. L’italianizzazione consisteva in imposizioni forzate che riguardavano molteplici aspetti della vita quotidiana come certifica la famosa “Circolare 3” firmata dal generale Mario Roatta contro chi “resiste all’italianizzazione forzata”. In conclusione impegnamoci sentitamente a mantenere la memoria dei massacri delle foibe parlando e studiando tutti gli avvenimenti, senza pregiudizi politici, affinché non si ripetano mai più.

AGNG

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