L’appello di una mamma: «Perché devo essere obbligata a mandare mia figlia a scuola?»

Le paure del ritorno in classe ven 09 aprile 2021

Termoli Una lettera che è più un appello alle istituzioni quello della madre molisana che chiede di poter scegliere se mandare o meno sua figlia di 6 anni a scuola.

Lettere al direttore di La Redazione
3min
Bambini a scuola con le mascherine (foto archivio) ©AdobeStock
Bambini a scuola con le mascherine (foto archivio) ©AdobeStock

MOLISE. Da qualche giorno il Molise è tutto, nuovamente, in zona arancione e il calo dei contagi ha permesso la riapertura delle scuole e le lezioni in presenza, sostituendo di fatto la Dad. La decisione di riaprire le aule, tuttavia, crea non pochi dubbi ed interrogativi nei genitori, preoccupati che la presenza in aula dei propri figli, assieme ad altri ragazzi ed ai docenti, possa far girare il virus.

Situazione tutt'altro che inverosimile come testimonia la lettrice di TermoliOnLine, che preferisce restare anonima, madre molisana di una bambina di 6 anni che racconta cosa le è accaduto: «Sono una mamma di una bambina di 6 anni ed è assurdo quello che stiamo vivendo: ci obbligano a mandare i figli a scuola senza darci la possibilità di scegliere come preservare al meglio la nostra salute e quella di tutti.

Ho dato fiducia alla scuola per ben due volte credendo fosse sicura e fidandomi di pareri altrui, tra cui quella del preside che mi garantiva sicurezza. Una sicurezza che è svanita quando mia figlia tornò in classe e dopo qualche settimana portò il virus a casa che la sua maestra le aveva trasmesso (una realtà da molti vissuta, non solo in classe di mia figlia)  contagiando anche me e senza allungare “il brodo” di come abbia passato la “degenza” nel letto di casa mia abbandonata dalle istituzioni in primis, arrivo al nocciolo della questione: perché mai io devo essere obbligata a mandare mia figlia a scuola se alla fine essa non è risultata sicura?

Perché tutti i miei sacrifici, di “detenzione domiciliare” dovrebbero svanire a causa di un nuovo contagio? Quando ho chiesto al preside se in caso di un nuovo contagio la scuola si sarebbe presa la responsabilità mi ha risposto: la colpa è delle famiglie perché il virus viene da fuori e allora a noi genitori chi ci tutela? Le domande sono molteplici, le paure ancora di più. Il Molise è stato per ben 2 mesi in zona rossa e finalmente i contagi sono scesi. Non è difficile capire che con la riapertura della scuola risaliranno e noi genitori impauriti ci affidiamo alle preghiere. E’ stato un azzardo aprire le scuole a solo due mesi dalla chiusura per le vacanze estive generando nuove paure e nuovi dubbi. Ci sono attività chiuse da un anno, famiglie che hanno perso la dignità perché non riescono a portare il pane a casa e noi permettiamo la possibilità al virus di propagarsi vanificando tutti i sacrifici fatti fin ora. Per questo lasciare la libertà ai genitori di scegliere tra la dad e la presenza è un nostro diritto. Io esco una volta al mese per fare la spesa e per altre commissioni, per evitare di esporre la mia famiglia a un nuovo contagio ma mi viene obbligato di mandare mia figlia a scuola con il rischio che l’agonia possa ripetersi. Siamo tutti molto stanchi, provati i bambini in special modo ma penso che un altro po di sacrificio si sarebbe potuto fare in quanto meglio la dad ma in salute, che a casa malato o nei casi più gravi in ospedale a causa del covid. Non possono giocare con la nostra salute se è vero che c’è una pandemia in corso. Abbiamo perso parenti e come nel mio caso, sono morti soli, senza poterli nemmeno salutarli per l’ultima volta dato che vivono tutti fuori regione. Penso, e lo ribadisco, che ci spetti di diritto scegliere come preservare al meglio la nostra salute dato che alla fine nessuno si prende la responsabilità di quanto citato. Dateci, per favore, la possibilità di scegliere cosi come hanno fatto in altre regioni. Abbiamo il dovere di tutelare i nostri figli ma non lo permettete. Ascoltate i genitori a prescindere dallo schieramento ideologico che hanno preso. Le classi sono affollate e darci la possibilità di scegliere eviterebbe un nuovo rischio di contagio. Aiutateci, grazie». 

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