Da una paziente oncologica: anche in Molise ci sono "eccellenze"
TERMOLI. Lettera aperta da una paziente oncologica.
«Buongiorno direttore, sono una paziente oncologica ormai da qualche anno.
Quando mi hanno diagnosticato un tumore al retto, ho subito pensato di dover andare fuori regione per essere curata, e così ho fatto.
Dopo un complesso intervento, sono rientrata in Molise e qui mi sono sottoposta a diversi cicli di chemioterapia (tuttora in corso).
Senza informarmi, ho scelto una struttura privata e non pubblica per eseguire la chemioterapia (pensando fosse migliore) però ben presto mi sono confrontata con una realtà poco umana e poco professionale.
Per caso alcuni amici mi hanno parlato del dottor Giglio, oncologo e primario del reparto di oncologia al Cardarelli di Campobasso.
Un po’ titubante, ho fissato una visita con il dottor Giglio, ed ho scoperto (prima del dottore) una persona dal grande lato umano, oltre che un grande professionista. Il reparto di Oncologia dell’ospedale Cardarelli di Campobasso, sia il dottor Gianfranco Giglio che tutto il suo staff, oggi per me rappresentano un supporto irrinunciabile.
Al Cardarelli ho trovato una ‘famiglia’, tutti i dottori e gli infermieri del reparto oncologia sono fantastici, mai trovato tanto calore, disponibilità, umanità e competenza.
Voglio fare un plauso pubblico a tutti loro, perché lo meritano, e ringraziarli, perché oggi, restare a lavorare - con tanta dedizione - nella sanità pubblica è un atto eroico, soprattutto nella nostra realtà.
Contestualmente però, vorrei fare un appello alla nostra classe politica, perché i malati oncologici, soprattutto durante la chemioterapia necessitano di letti e/o poltrone comode, invece si ritrovano a dover stare per 4/5h (durata dei cicli di chemioterapia) su poltrone fatiscenti e senza servizi igienici a disposizione (si devono recare altrove).
Se ci sono delle eccellenze nella nostra sanità pubblica la classe politica ha il dovere di supportarle».