Coronavirus, tra allarmismo e prudenza
TERMOLI. «Volevo segnalare questa anomalia da riportare e verificare nelle sedi opportune, che io non ho la possibilità di raggiungere. Conosco personalmente due persone che sono state probabilmente esposte al rischio contagio perché recatesi nelle zone dove oggi si documentano infezioni da Coronavirus. Mi hanno riferito di aver avvisato le autorità ma non hanno al momento obbligo di quarantena. Con una di loro ci dovrei lavorare questa mattina. Con quale tranquillità tornerò a casa dai miei figli? Ho fatto il mio dovere di genitore? Allora io mi chiedo. Allarmismo no? Prudenza si?
A quanto pare continuiamo imperterriti per la strada dell irresponsabilità sociale. Qui il disagio del singolo che magari si scoccia a stare in quarantena deve essere veramente messo da parte. Perché la società è piena di soggetti deboli che ci rimetteranno la vita intanto che decidiamo chi deve fare la quarantena. A mio avviso a questo punto la devono fare tutti quelli che hanno un potenziale rischio di ammalarsi. Senza sentirsi dire: ma hai sintomo? Col cavolo che perdevo tempo a chiamare se ne avevo... Vi prego di far arrivare alle istituzioni la richiesta di una cittadina. Ormai della superficialità e della spregiudicatezza ne abbiam piene le tasche. Qui bisogna inculcare a tutti il senso di responsabilità. A disposizione. Cristina».