«Nessuno pensa ad aiutare le famiglie con studenti fuori sede»
MONTORIO NEI FRENTANI. «Gentile Direttore
anche io come tanti italiani faccio la mia parte e resto a casa. Così oltre a qualche film seguo tantissimi notiziari, aggiornandomi sull'evolversi della situazione sanitaria ed economica del Paese. Ultimamente, visto anche i progressi in campo medico, la mia attenzione si è focalizzata sulla parte economica. Sento parlare di Mes, eurobond, 600 euro alle partite Iva, aiuti alle industrie e all'agricoltura, cassa integrazione, reddito di cittadinanza e di emergenza, prestiti milionari con garanzia dello Stato e comunque soldi per tutti. Non ho sentito nessuno parlare di aiuti alle famiglie con figli studenti fuori sede. Ci sono migliaia di ragazzi che fanno sacrifici e spendono i migliori anni sui libri, lontano dagli affetti familiari. Mia figlia, studentessa a Bologna, da metà febbraio sta a casa e io, come da contratto, continuo a pagare 350 euro al mese e a marzo, scadenza 16, ho pagato anche la seconda rata d'iscrizione di 498 euro. Naturalmente sono migliaia nelle stesse condizioni di mia figlia.
Le chiedo Egregia Direttrice se sono stato poco attento e qualcosa mi è sfuggito, o veramente questi ragazzi e le loro famiglie sono diventati invisibili.
Le sarò molto grato se potesse darmi dei chiarimenti in merito».
Distinti saluti
Adolfo Pappalardi