«Non ne siamo capaci e lo dicono i fatti»
TERMOLI. Repetita iuvant. Dopo l'intervento sull'assembramento al mercato, ne arriva uno di auspicio per le buone regole del vivere civile in questa fase, ma che noi corrediamo con una foto pervenuta in redazione su un gruppetto di clienti radunatosi dinanzi all'Unicredit di Corso Umberto, ma non troppo distanziato.
Parliamo della residente Rosaria Verini.
«Uso una foto stupenda non mia per ricordare alla comunità quanto è bella la nostra Termoli. Il Molise.
Adottata per lavoro sono innamorata di questa città e per questa ragione mi preme il bene comune per il quale mi sono sempre fatta avanti noncurante di critiche e/o pettegolezzi.
Giorni fa con un mio articolo ho denunciato una scarsa osservazione riguardo il senso di responsabilità e rispetto delle regole, vedendo come sono articolati i mercati all aperto.
Oggi leggo Toma che ribadisce con allarmismo le stesse cose, in seguito all aumento di contagi nel capoluogo molisano, Campobasso, in cui un'intera comunità rom ha registrato in meno di due giorni più 60 positivi.
Siamo nella fase 2, il governo era stato chiaro.
Distanze, senso di responsabilità e controlli.
I controlli devono persistere poiché come ho già scritto siamo un popolo di irresponsabili.
Credo che non ci sia consapevolezza di quanto è pericoloso e dannoso il Covid-19 non solo per la salute.
Eppure parlano i migliaia di morti, parla un turismo che forse non ci sarà, le spiagge anche pulite non hanno ancora un piano preciso da parte delle autorità su come partire.
I negozi, parrucchieri e tante altre attività di piccoli e medi imprenditori sono allo stremo. La cassaintegrazione non viene retribuita e molti sono senza lavoro e senza soldi. Come donna, come lavoratrice, come mamma e soprattutto come cittadina ritorno a chiedere con forza no limitazioni ma rispetto! Se ci sono controlli come ci furono all'inizio della pandemia forse limitiamo i contagi.
Da soli mi spiace doverlo ammettere non ne siamo capaci e lo dicono i fatti».
