Le isole ecologiche a Termoli
TERMOLI. E’ arrivato all’improvviso, affisso anonimamente al portone d’ingresso di condomìni di via Belvedere a Termoli (e vie circonvicine) un avviso della Rieco Sud, la società che gestisce i rifiuti della città, che avvisa gli abitanti interessati che il giorno 13 giugno prossimo l’isola ecologica, sita all’inizio di via Del Croix (assegnata con regolare Green Card del Comune ai condomìni della zona), verrà tolta del tutto ed ordina ai condòmini interessati di recarsi in via delle Arti a ritirare i sostitutivi bidoni dei rifiuti.
Il tutto come le grida manzoniane:
1) comunicazione collettiva, mentre le bollette della Tari (tassa rifiuti) sono individuali;
2) nessuna spiegazione, motivazione o giustificazione
3) perentorietà dell’ordine: esecuzione entro una settimana.
Si tratta di una decisione contraddittoria, irragionevole ed assurda.
E’ contraddittoria perché rende le strade più sporche e luride: ve l’immaginate via Del Croix, via Belvedere, via Pilla, via Frentana (angolo via Belvedere) e le altre viciniori, già strette di per sé, con le auto parcheggiate a raso, con decine e decine di bidoni allineati (si spera)? Diventeranno il campo di tiro al piattello di auto e moto di passaggio! E che diremo ai numerosissimi (si spera ancora) turisti di passaggio? Quale immagine di Termoli si porteranno nell’animo?
E’ irragionevole perché l’isola ecologica era stata concepita lodevolmente come soluzione al problema della dispersione immondezzaia, dovuta anche (occorre riconoscerlo) all’inciviltà dei pochi concittadini adusi alla sporcizia ed al disordine. Ma è come dire: per non far soffrire il colpevole, lo si ammazza!
E’ assurda perché obbedisce alla logica della Ditta appaltatrice (che non è affatto ligia al suo dovere di pulizia quotidiana) tesa ad ottimizzare il proprio profitto, e non alle esigenze del suo datore di lavoro: i cittadini termolesi che pagano la Tari.
E soprattutto è illegittima perché la Rieco Sud ha legato l’utilizzazione delle isole pedonali agli aventi diritto, cioè a quei cittadini autorizzati con la loro Green Card (con tanto di intestazione: Comune di Termoli), ma non ha mai messo in atto tale strumento, consentendo l’utilizzazione delle isole a tutti i possessori di tessere sanitarie e di codice postale. Ovviamente ciò ha contribuito a rendere insufficiente la capienza dei cassoni isolani, resa ancor più grave dalla periodicità prolassata dei ritiri.
Per tutti questi motivi si chiede il saggio intervento della competente Amministrazione comunale (e non del santo del 13 giugno: Antonio da Padova).
Prof. Mauro Di Giandomenico