Quote rose, deleghe e teatro Fulvio: seduta di Consiglio incandescente a Guglionesi

Botta e risposta gio 21 gennaio 2021
Politica di Alberta Zulli
9min
Quote rose, deleghe e teatro Fulvio: seduta di Consiglio incandescente a Guglionesi ©Termolionline
Quote rose, deleghe e teatro Fulvio: seduta di Consiglio incandescente a Guglionesi ©Termolionline

GUGLIONESI. Si è svolto, nella mattinata di martedì 19 gennaio, il consiglio comunale presso la sala consiliare del comune di Guglionesi.

Prima di iniziare la seduta, prima dell’appello nel quale risultavano assenti la presidente del consiglio Barbara Morena e il consigliere di minoranza Gianfranco Del Peschio, la segretaria Gabriella Conti ha posticipato il secondo punto all’ordine del giorno, l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, per un disguido informatico.

Tra i presenti anche il vicesindaco Giuliano Senese che, commosso, ha ringraziato tutti i membri del consiglio, dell’ente e i dipendenti per il cordoglio dimostratogli per la perdita della cara mamma.

Il consiglio comunale, quindi, si è svolto in maniera abbastanza sobria anche se qualche dissapore e qualche discussione c’è stata, soprattutto riguardanti la nomina dell’assessore esterno, la dottoressa Carmela Minchillo, e la delega al consigliere di maggioranza Michele D’Anselmo.

A tal proposito, la minoranza, con le firme di Giuseppe D’Urbano, Antonio Tomei, Elisa D’Astolto e Barbara Morena, hanno deciso di lasciare alla stampa, il documento presentato oggi in consiglio con le interrogazioni, i dubbi e le perplessità scaturite da queste nomine.

“Intendiamo sottolineare che questa è stata una nomina obbligata, dovuta ad una pasticciata ed azzardata scelta del Sindaco che ha determinato un ricorso al TAR da parte dell’Avvocatura dello Stato, sollecitato da noi consiglieri di minoranza, per il mancato rispetto della norma sulle cosiddette quote rosa. Con tutte le conseguenze di ordine amministrativo ma soprattutto finanziario che ciò comporterà. Ci dispiace dirlo, purtroppo, ma noi consiglieri di minoranza, in tempi non sospetti e nelle sedi istituzionali, avevamo avvertito il Sindaco che stava facendo un atto illecito!

Senza nulla togliere alle capacità ed alla professionalità dell’Assessora nominata, riteniamo tale scelta, per come sembrerebbe essere nata, del tutto estemporanea, in quanto non rispondente alla evidente, risaputa e manifestata collocazione politica della maggioranza e perché non allineata al percorso ed ai propositi della lista Guglionesi Riparte.

Non vogliamo pensare che tale soluzione pseudo-politica possa essere collegata, a quanto appare abbastanza evidente,a riposizionamenti all’interno del Consiglio Comunale finalizzati ad assicurare, alla bisogna e in diversi modi, un eventuale soccorso sul fronte dei numeri, viste le note difficoltà manifestate in tal senso nell’ultimo periodo dalla maggioranza e anche per il timore che su alcuni provvedimenti qualche consigliere che cerca di interpretare con onestà intellettuale il proprio ruolo nel rispetto di un programma elettorale possa votare in dissenso.

In questa farsa o commedia all’italiana si inseriscono anche le discutibili dimissioni, per motivi personali, dell’ex Assessore al Bilancio, protocollate guarda caso nelle ore successive alla notifica del Ricorso al TAR. Per di più non si capisce, con tutto il rispetto dei problemi di salute, il motivo per il quale da Assessore non poteva svolgere le deleghe al Bilancio, Cultura e Turismo ma può svolgere le stesse da consigliere comunale. A questo ultimo proposito ci domandiamo come fa un consigliere comunale con deleghe così importanti a svolgere una puntuale e necessaria attività amministrativa non potendo partecipare attivamente alle riunioni della Giunta che è l’organo esecutivo dove si decidono gran parte dei flussi finanziari del Comune. Rimaniamo sempre più stupiti da queste decisioni insensate.

Purtroppo, tutto ciò evidenzia ancora una volta l’improvvisazione e l’incapacità di questa Amministrazione che continua a vivere alla giornata senza incidere minimamente sul tessuto socio-economico locale, senza avere una pur minima idea di ciò che vuole fare per il paese e soprattutto non affronta in maniera decisa le emergenze vere della Ns. comunità, nonostante il soccorso milanista di cui si vocifera, e per milanista intendiamo rosso-nero, il rosso dietro le quinte ed il nero sul palcoscenico che, a quanto sembra, non ha sicuramente come priorità il bene comune.A questo ultimo proposito e senza falsi moralismi prendiamo a prestito l’ultima parte di un manifesto politico pubblicato ed affisso il 31 dicembre 2019: Guglionesi ha bisogno di ….. una Politica che riscopre il proprio valore nel fare il bene di tutto il popolo e non del proprio gruppo o partito o..

Una famosa canzone di Venditti recita: “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”.

E se a tutto questo aggiungiamo anche la disattesa e tanto sbandierata promessa del taglio delle indennità agli amministratori nonché il mancato impegno, imperativo ed inderogabile, del Sindaco a delegare ad altri soggetti funzioni di rappresentanza in altri Enti, possiamo dire che si è fatto Bingo.

Tuttavia questa sceneggiata, dopo quasi tre anni di amministrazione,una verità sembra averla, ed è la insensibilità più assoluta rispetto ai contenuti e ai progetti politici, in cui l’unica certezza è “tiriamo a campare, anche con un numero in più e poi si vede” ed il motivo dominante sembrerebbe essere “con Franza e Spagna l’importante che si magna”, senza che ci si preoccupi di porre in essere le basi elementari di come amministrare il nostro paese, con buona pace di tutte le chiacchiere riguardo a “svolte” e “cambi di passo”.

Dello stesso avviso è stata anche la consigliera di minoranza Giuliana Senese che, però, non ha firmato il documento. Ha esposto il “problema” e la necessità di avere le quote rosa nell’assise e nella maggioranza, facendo un excursus sulla nascita di queste quote rosa. Ciò che, però, dibatte e discute la minoranza, è il metodo di scelta dell’assessore Carmela Minchillo. “Quel è stato il metodo adottato per questa scelta? Perché non è stato indetto un bando pubblico aperto alle donne, cittadine di sesso femminile del comune di Guglionesi?”.

Il consigliere D’Anselmo risentito delle parole della minoranza, e tirato in causa dagli stessi ha sottolineato come i suoi problemi di salute non debbano essere calpestati. “Provo un po’ di senso di vergogna per questo consiglio- ha affermato D’Anselmo- in quanto sono state messe in dubbio le motivazioni personali di una persona. Le mie dimissioni da assessore sono state fatte in base alla notizia che ho ricevuto, in base al caos dell’animo. Mi sono posto anche io la domanda sulla possibilità di svolgere il lavoro da consigliere con deleghe, tant’è vero che non ho ancora firmato la delega. Sto vagliando, insieme al medico che mi segue la possibilità dell’impegno di questa cosa”.

I consiglieri di minoranza hanno replicato alla dichiarazione di D’Anselmo cercando di spiegare che nessuno ha messo in dubbio il problema di salute ma al contrario si mette in dubbio la dimissione da assessore con delega al bilancio per poi “accettare” la nomina di consigliere con delega al bilancio. “Una nomina precisa e importante che non può non esser discussa che in giunta”.

Il consiglio è andato avanti per parecchio tempo su questo argomento e, il sindaco Bellotti ha dichiarato che scegliere un assessore, che sia donna o uomo, è comunque una scelta che spetta a lui. La sua decisione sarebbe ricaduta sulla dottoressa Minchillo.

L’assise, poi, è proseguita con gli altri punti all’ordine del giorno. Per l’istituzione del “Canone unico” ai sensi della legge di bilancio n.160-2019, la maggioranza ha accettato la proposta con 7 voti, la minoranza, invece, tre contrari, Tomei, D’Astolto e D’Urbano e uno astenuta, Giuliana Senese.

Per quanto riguarda la costituzione del consorzio “il cammino della Pace” e ila conseguente modifica dello statuto, secondo i consiglieri Tomei e D’Urbano non ci sarebbero risposte esaustive sul perché la somma da versare sia diventata più cospicua rispetto a una prima fase (1500 euro per l’adesione e 500 euro annui). Non solo, la minoranza si chiede perché non si possa posticipare l’adesione poiché causa Covid, queste manifestazioni e pellegrinaggi sono tutti rinviati. A tal proposito tutta la minoranza vota contrariamente, mentre la maggioranza favorevolmente.

L’assise si conclude con l’interrogazione da parte dei consiglieri di minoranza D’Astolto, D’Urbano e Tomei in merito all’uso del teatro, ad uso gratuito e con patrocinio del comune di Guglionesi, in favore e nell’interesse dell’avvocato Matteo Fallica il 31 dicembre, per il suo discorso di fine anno. La minoranza accusa il sindaco di aver apposto la firma digitale per il patrocinio l’11 gennaio mentre il decreto era datato 30 dicembre.

“Nella qualità di sindaco pro tempore del comune di Guglionesi, preciso quanto segue. In primo luogo, l’utilizzo del teatro comunale non è stato concesso per “esclusivi fini personali”, come vogliono far credere alcuni capigruppo di minoranza, bensì è stato dato per diffondere un messaggio augurale di fine anno ovvero per mandare un messaggio di augurio per l’anno nuovo e un augurio di pace e solidarietà nella speranza di un anno migliore. In merito alla presunta violazione di quanto disposto dal Dpcm del 3 novembre che impone la chiusura dei teatri, ciò non corrisponde al vero, poiché il citato Dpcm dispone solo la sospensione degli spettacoli aperti al pubblico in sala. Non vieta di utilizzare le sale teatrali purché siano rispettate le normative sanitarie. Tanto è vero che, come è noto, durante le festività natalizie, sono state tante le manifestazioni che si sono svolte all’interno di sale teatrali, trasmesse anche sui canali nazionali, senza pubblico presente in sala. Nel caso che ci riguarda, l’avvocato Matteo Fallica, come annunciato anche nella sua richiesta, era solo sul palco e senza pubblico, accompagnato solo dal tecnico video. La realizzazione del video si è svolta nell’arco temporale di trenta minuti, dalle 18 alle 18:30 del giorno 29 dicembre 2020. La concessione del teatro Fulvio è stato oggetto di deliberazione del 29 dicembre 2020, oltretutto con l’intenzione di dare il patrocinio gratuito all’iniziativa. A questa delibera di giunta ha fatto legittimamente seguito il decreto sindacale del 30 dicembre 2020”.

Ma la minoranza non ci sta e reagisce alle dichiarazioni del sindaco con una sola parola: “Vergogna”. Spiegando come, a detta delle leggi e dei regolamenti, sia del tutto illegittimo quanto fatto con il teatro.

“Con questo atto è stato confermato l’atteggiamento di questa amministrazione nel modo di gestire la cosa pubblica, con idee e metodi molto privatistici. Ne avete dato ampia conferma anche in questa occasione. I provvedimenti amministrativi sono stati adottati successivamente alla nostra interrogazione e ce ne sono le prove altrimenti non lo direi. La pezza che siete andati a mettere è più vergognosa del buco che ci stava prima. Se dobbiamo parlare di violazioni di legge che hanno fatto tanto aborrire il sindaco, io sindaco le devo dire che ne sono state fatte ulteriori e di più gravi. L’azione di controllo della minoranza è attenta e pregnante e sempre contestualizzata, però non si risponde in questi modi, non si possono commettere altri atti illegittimi, per andare a coprire la critica che porta la minoranza. Voi che fate? Andate ad adottare degli atti per dire no ragazzi avete sbagliato! Ci rendiamo conto? Vi rendete conto della domanda e della maniera in cui amministrate? E’di una gravità indicibile. In quale punto del regolamento si è potuto evincere la concedibilità del patrocinio gratuito del teatro? Io non sono riuscito a trovare in quale punto sia concedibile, oltretutto senza motivare poiché voi avete scritto nulla osta. Voi avreste dovuto motivarlo, anche perché simili richieste sono state formulate anche da cittadini guglionesani, per svolgere attività simili al cittadino di Petacciato ma che non hanno trovato accoglimento. Questa sì, le nostre no. Perché? Cosa vi autorizza a trattate un bene pubblico come se fosse una cosa vostra? Voi non siete rispettosi delle norme che dovete rispettare” ha chiosato D’Urbano.

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