Renzi, Draghi e Conte: «Il bullo di Rignano ha imbandito la tavola al nightmare del Governo tecnico»
TERMOLI. Qual è l’umore nel Movimento 5 Stelle dopo il conferimento dell’incarico di formare un Governo da parte del Capo dello Stato a Mario Draghi?
Beh, non certo al top, basta vedere come il reggente Vito Crimi non abbia rilasciato dichiarazioni ieri sera.
Noi abbiamo interpellato Nick Di Michele, portavoce storico a Termoli dei pentastellati.
«Ci siamo, gli incubi quelli più brutti si sono materializzati, il nightmare governo tecnico ha imbandito la tavola. 200 nomine negli enti più importanti, 209 miliardi di euro del recovery fund sono alla portata dell'establishment più spinto, quello neoliberista quello che non prevede politiche sociali, quello che non prevede aiuti per gli ultimi.
Addio al reddito di cittadinanza? Addio a quota cento? Addio agli aiuti alle famiglie ai bisognosi?
Spero proprio di no, ma come può una speranza bloccare chi ha fatto della finanza il leitmotiv di tutti i propri percorsi personali?
L'Italia aveva innanzitutto un gentiluomo e poi un politico come presidente del Consiglio, un uomo che ha sacrificato se stesso, gli affetti e la sua professione, non per essere chiamato premier ma per restituire dignità a noi italiani,bistrattati e vilipesi da ignobili personaggi da commedia dell'orrore che pensavano di fare delle istituzioni personali aziende da sfruttare e gettare alle ortiche.
Conte avvocato del popolo ora è un rimpianto ma chi ha osato rendere orfana l'Italia di un padre cosi?
Un nome su tutti: l'innominabile, il bullo di rignano, quello che mi ha fatto fare un video con 1 milione e mezzo di visualizzazioni e commenti al vetriolo quando decise di venire a Termoli con il suo treno nel 2017.
Un nano della politica che con il 2% di consensi è riuscito a distruggere il sogno di una politica pulita e degna di questo nome.
Oggi siamo qui a pensare agli errori commessi alle ingenuità alle storture di un meccanismo elettorale perverso e pieno di insidie.
Intanto un governo tecnicoavrà nelle mani il tesoro più grande mai messo a disposizione per una nazione europea.
Chi piangerà tutto questo?
Io non voglio solo sperare ma voglio lottare affinché un popolo una nazione continui a sognare di essere guidata non da falchi ma da colombe ma soprattutto lottare perché i prossimi 600 rappresentati non siano nominati ma eletti, scelti dai cittadini come veri rappresentanti e non come marionette al soldo dei potenti».