Gigafactory a Termoli, Ciarniello: «Delusi a Torino? Stellantis ha premiato l'efficienza»

In fabbrica lun 12 luglio 2021
Politica di La Redazione
3min
Annibale Ciarniello ©Termolionline
Annibale Ciarniello ©Termolionline

TERMOLI. Discussione aperta sul territorio, riguardo le conseguenze dell’annuncio fatto dall’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, riguardo l’allocazione della terza Gigafactory a Termoli. A intervenire, anche il presidente del Consiglio comunale, l’avvocato ed esponente della Lega, Annibale Ciarniello. «Essendo un cittadino e professionista nato, cresciuto e formatosi in Molise... da più di un decennio prestato alla politica, per passione, mi occupo e preoccupo di tutto ciò che in particolare riguarda Termoli e il territorio circostante... Ho accolto con grande gioia la notizia che Stellantis, neo gruppo industriale formatosi qualche mese fa dalla fusione di Psa e Fca, posizionandosi tra i primi produttori globali del settore automotive, progetterà e realizzerà a Termoli la sua terza Gigafactory d'Europa, ebbene sì.

Ad annunciarlo è stato Carlos Tavares in persona, confermando un investimento di oltre 30 miliardi di euro entro il 2025 per convertire le produzioni attuali di tipo tradizionale in quelle di nuova generazione elettrificate che dovranno essere commercializzate in Europa e Usa. La decisione del numero uno di Stellantis ci inorgoglisce perché è figlia di una vera e propria visione e strategia industriale che non ha ubbidito a nessuna logica di partito o di correnti, di nessun territorio né locale né nazionale e nemmeno da qualche diktat targato Bruxelles. Tanto è che ho subito notato la reazione molto sui generis dei vertici amministrativi del Piemonte... dal Presidente di Regione Piemonte Alberto Cirio, al sindaco di Torino  Chiara Appendino, i quali hanno visto infrangere i sogni di rinascita del loro territorio, difatti speravano tanto nella scelta di Torino o del Piemonte da parte di Tavares.... perché di fatto  lì tutto ebbe inizio nel 1899 con la fondazione della FIAT da parte di Giovanni Agnelli. Termoli, la nostra città, "première dame" tra le big city dell' automotive, con vantaggi per essa che spaziano in un raggio di visione che va oltre l'apprezzato progetto dell'automobile, vedrà salvaguardati i livelli occupazionali attuali, con l'augurio che nuove assunzioni tanto gioverebbero ai nostri giovani,  frenando di fatto l'emigrazione degli stessi presso distretti industriali ormai non solo del nord Italia ma anche oltre i nostri confini nazionali ed europei.

Proprio i nostri giovani potranno restare qui e realizzare i loro progetti di vita in loco... di fatto è  innegabile il vantaggio che Termoli potrebbe avere, non solo essa ma tutto il territorio circostante visto che nel nostro nucleo industriale arrivano lavoratori residenti in oltre 30 comuni circostanti provenienti anche dalle vicine comunità confinanti della Puglia, muovendo di fatto un grande indotto che opera mutualisticamente per raggiungere grandi obbiettivi,  ciascuno con le proprie produzioni, creando Pil in regione e non solo. Nella veste di Presidente del consiglio comunale di Termoli voglio augurare alla nostra città di divenire già da subito una città che possa ancora vedere immigrazione di giovani, famiglie e  lavoratori che sceglieranno la stessa Termoli come città per vivere lavorare e crescere i propri figli,  contribuendo ad arricchirla di nuove opportunità, visto che Termoli ha proprio come sua identità l'accoglienza, l'integrazione e la capacità massima di adozione di ciascun nuovo residente, donando in toto tutte le sue doti di città turistica commerciale e industriale,  riconosciuta come bella pulita e funzionale da tutti coloro che hanno avuto la possibilità e direi la fortuna di visitarla. Concludo augurando buon lavoro a Tavares ringraziandolo a nome della comunità di Termoli,  aggiungendo che le sue aspettative non verranno deluse perché le genti buone del Molise (come disse Papa Francesco) hanno come pregio quello di mantenere la parola, sempre e comunque, al di là di ciascun campanile e pertanto mi pregio di affermare che il Molise esiste e Termoli ancora di più. "Ad majora semper”.

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