Impianti sportivi: a Palazzo Ducale il Pd con la minoranza

L'osservatorio mer 28 luglio 2021
Politica di Claudio de Luca
3min
Palazzo Ducale ©Termolionline
Palazzo Ducale ©Termolionline

LARINO. Nonostante ogni certezza giuridica, la maggioranza in seno al Consiglio comunale di Larino – supportata dai pareri tecnici e di legittimità - ha trattato, nel corso della sua ultima seduta, la questione degli impianti sportivi. Ma, sul fatto, il Gruppo Pd ha assunto posizione intervenendo ‘ad adjuvandum’ sulla richiesta di chiarimenti fatta dai consiglieri della minoranza in merito all’aggiudicazione dei lavori di completamento degli impianti sportivi di c. da Monte Arcano (che si trascina da tempo), con riferimento alla comunicazione dell’ass. ll.pp. Bonomolo che, “4 giorni prima della discussione e dopo 15 mesi dal verbale di gara, ha provveduto ad effettuare l’aggiudicazione provvisoria dei lavori degli impianti sportivi nonostante la giurisprudenza abbia chiarito che l’aggiudicazione provvisoria non esiste più nell’ordinamento”.

E’ evidente che “l’accelerazione data alla procedura – denuncia la Responsabile dei dem di Larino - rimane vanificata dall’aver fatto una non necessaria aggiudicazione provvisoria anziché una dovuta aggiudicazione conclusiva”. Ma è pure evidente l’errore dei pareri che garantiscono il provvedimento. In effetti, la giurisprudenza del Consiglio di Stato “ha del tutto eliminato la tradizionale categoria dell’‘aggiudicazione provvisoria’, distinguendo solo tra la ‘proposta di aggiudicazione’ (adottata dal seggio di gara) e quella ‘tout court’del provvedimento conclusivo di aggiudicazione” (CdS, V, 15 marzo 2019, n. 1710). In tal modo è stata eliminata, in radice, la possibilità che un atto adottato dalla stazione appaltante, nell’ambito della procedura di gara, possa essere ragionevolmente confuso con l’“aggiudicazione provvisoria”. Ciò perché, a partire dall’ingresso in vigore del dlgs n. 50/2016, la figura dell’aggiudicazione provvisoria risulta espunta dall’ordinamento. In tale contesto, non valgono ad integrare i presupposti dell’errore scusabile i richiami – tanto nel provvedimento, quanto nella relativa comunicazione – al carattere “provvisorio” dell’aggiudicazione, proprio perché privi di significato alla luce dell’attuale regime in ordine al procedimento di affidamento dei contratti pubblici, che oggi ignora la categoria dell’aggiudicazione provvisoria.

Per di più, con sentenza del n. 6904/2019, il Consiglio di Stato (Sez. V. giurisdizionale) ha ribadito tale concetto: “L’art. 32 del d.lgs. n. 50/2016 – al fine di assicurare con la massima celerità la certezza delle situazioni giuridiche ed imprenditoriali – ha del tutto eliminato la tradizionale categoria della ‘aggiudicazione provvisoria’, distinguendo solo tra: 1) la ‘proposta di aggiudicazione’, che è quella adottata dal seggio di gara, ai sensi dell’art. 32, c. 5 (e che ai sensi dell’art. 120, c. 2-bis, ult. periodo del Codice del processo amministrativo non costituisce provvedimento impugnabile); 2) l’aggiudicazione ‘tout court’ che è il provvedimento conclusivo di aggiudicazione”. Nondimeno, parte della dottrina ha fatto notare che l’abrogazione delle norme sul rito superspeciale di cui all’art. 120, c. 2-bis, ha determinato la soppressione della previsione, contenuta nell’ultimo periodo del citato comma, riguardante l’inammissibilità dei ricorsi avverso i provvedimenti, inseriti nella serie procedimentale. E qui, Miriam Petriella, nominata di recente al vertice del Pd frentano, ha avviato una polemica, peraltro intentata direttamente nei confronti di un Esecutivo e di un Sindaco militanti nella sua medesima parte.

C’è da chiedersi, perciò, cosa mai stia accadendo dal punto di vista politico. “Da un anno a questa parte – scrive la Segretaria del Circolo – l’ assessore Bonomolo ed il primo cittadino ci hanno inondato di comunicati congiunti facendo credere che i lavori non partivano perché l’Enel non aveva più mantenuto l’impegno assunto con la convenzione del 1992, evitando di riconoscere al Comune la somma di 355mila euro per la costruzione del nuovo campo sportivo.

Ma, se davvero l’Ente non voleva più riconoscere le somme previste sulle base di detta pattuizione, come ha potuto il Responsabile del servizio indire, a suo tempo, un bando di gara? E poi ancora: in virtù di cosa l’Enel ha disposto l’erogazione del contributo di 355mila euro (in 4 ‘tranches’) se non in forza di tali accordi? E’ tempo di smetterla con giochetti, manovre e contraddizioni tra ciò che si dichiara in pubblico e le procedure realmente attuate in ambito strettamente decisionale ed amministrativo”. Sin qui la Petriella. Ma, già in precedenza, la consigliera dem Vitiello, sostituita nelle funzioni assessorili, aveva chiesto di accertare i veri motivi del ritardo e le relative responsabilità in capo a chi ha gestito negli ultimi tempi la procedura per il completamento dei lavori degli impianti sportivi.

Claudio de Luca

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