Reddito di Cittadinanza, una riforma invisa dal M5S: «Governo contro i poveri»
TERMOLI. La riforma del Reddito di Cittadinanza ha provocato il subbuglio nel Movimento 5 Stelle.
Il portavoce comunale Nick Di Michele ha “bastonato” il contenuto della manovra approvata a Palazzo Chigi.
«Addio al reddito dì cittadinanza. Sembra uno slogan da stadio più che una misura governativa. Quando chi vince le elezioni per principio o per becera politica da avanspettacolo si distrugge ciò che con affanno altri governi hanno fatto, non fa assolutamente un torto ai suoi predecessori, ma colpisce le speranze di chi dignitosamente aveva cominciato a vivere una vita. C'era da modificare qualcosa? Nessuno lo mette in dubbio, ma perché la stessa compagine politica, la lega per intenderci, prima vota il Reddito di Cittadinanza e poi cambiando compari di merende, rinnega quella iniziativa?
Siamo alle battute finali di una politica cattiva, infame e lontana dai bisogni dei più deboli dei bisognosi e di chi non riesce a guardare in faccia i propri figli perché si vergogna di non poter dar loro da mangiare. Stanchi di questi brontosauri, stanchi di ascoltare vecchie e restaurate litanie, questa politica, questi politici guardano il potere perché il potere guarda loro, giornali, capitani d'industria glorificano questi personaggi semplicemente perché a loro i poveri fanno schifo. Mi pare di essere tornato all'ancien règime quando qualche monarca disponeva della vita di ogni essere umano a proprio piacimento, ma in quel periodo c'erano le ghigliottine e la gente si ribellava e iniziava le rivoluzioni. Io vi chiedo solo una cosa, rispettate le persone, i loro sentimenti la loro dignità, smettetela di scherzare con chi non può vivere, pensate solamente che il Reddito di Cittadinanza è presente in tutti gli stati del mondo e nessuno si permette di toccarlo.
Volete farne una bandiera, ma sappiate che la politica molto da e tanto toglie. Dio illumini le vostre menti perché il cuore ormai è perduto».