Trasferta europea, amministratori e imprenditori con Patriciello a Bruxelles

DELEGAZIONE gio 02 febbraio 2023
Politica di La Redazione
3min
Trasferta europea, amministratori e imprenditori con Patriciello a Bruxelles ©TermoliOnLine
Trasferta europea, amministratori e imprenditori con Patriciello a Bruxelles ©TermoliOnLine

BRUXELLES. Ci sono sindaci, amministratori e imprenditori molisani a Bruxelles, ospiti dell'onorevole Aldo Patriciello, accolti nella casa della democrazia di tutti i cittadini, il Parlamento Europeo.

È con questa lettera che l'onorevole Patriciello ha ricevuto la delegazione molisana nelle giornate del 1° e 2 febbraio.

«Cari amici, 

è con grande gioia che vi do il benvenuto nella sede del Parlamento Europeo, Ia casa della democrazia di tutti i cittadini. II fatto di essere "in Europa", come membro del Parlamento Europeo, non significa assolutamente un allontanamento dalla nostra terra, né un abbassamento della guardia verso quelle problematiche e quelle sensibilità che il nostro spirito richiede. Anzi, da Bruxelles e da Strasburgo si ha una visione a 360 gradi, come se si fotografasse con un grandangolo la realtà locale. II mio incarico attuale in qualità di membro effettivo della Commissione Indu-stria, Telecomunicazioni, Ricerca ed Energia, della Commissione Ambiente e Salute e della Commissione speciale sul COVID continua anno dopo anno con la responsabilità e l'impegno che un mandato europeo comporta e con la disponibilità sempre massima all' ascolto della voce di tutti i cittadini. Una responsabilità che avrò il piacere di condividere con voi, in questi giorni. Perche oggi, miei cari amici, potete veramente dire di essere al centro dell'Unione Europea; lì dove il processo decisionale avviene nella maniera più democratica e trasparente.

È in questo luogo, infatti, che 705 deputati, rappresentanti di più di 400 milioni di cittadini che costituiscono l'Unione europea, lavorano per costruire la nostra casa comune. Eppure se da un lato Ia caduta del muro di Berlino ha messo fine a ciò che Milan Kundera definiva "il sequestro di metà dell'Occidente", dall'altro Ia drammatica attualità odierna del terribile conflitto in Ucraina sta lì a ricordarci che lo spettro della guerra è sempre dietro l'angolo e che molto c’è ancora da fare per allargare quello spazio di pace, sicurezza e giustizia voluto dai nostri Padri fondatori. In un momento in cui l'Unione europea ha difficoltà a proseguire la sua integrazione, dobbiamo tutti renderci conto del fatto che le nostre diversità sono una ricchezza. Del resto la crisi economica e sanitaria causata dalla pandemia da Covid-19 ce lo ha insegnato: sta a noi rendere queste diversità complementari per rafforzare la coesione dell’Unione, per darle un senso, affinché ogni cittadino sia orgoglioso di appartenere all’Europa ancor prima che al proprio paese.

Il vostro Parlamento si sforza, giorno dopo giorno, di legiferare con il Consiglio dei ministri che rappresenta i governi, in settori che hanno un impatto diretto sulla vostra vita quotidiana come la protezione dell’ambiente e del consumatore, il miglioramento delle condizioni di lavoro, la protezione dei diritti sui bambini, la promozione dell’uguaglianza concreta tra i sessi, il miglioramento degli accessi alle conoscenze delle nuove tecnologie e altro ancora. 

Ed è sempre in questa sede che si è aperto il grande dibattito sul futuro dell’Europa. Un tema di fondamentale importanza su cui sono convinto sia necessario coinvolgere il più ampio numero di cittadini possibile. Dobbiamo discutere dei motivi per cui siamo insieme, del modo di rispondere alle ispirazioni dei cittadini, delle vie e dei mezzi per riuscire in tale intento.  In un mondo in pieno sconvolgimento, l’Unione Europea è più necessaria che mai. Io credo nell’unione politica, che è sempre più indispensabile in un mondo in cui la globalizzazione non riguarda più soltanto le opportunità, ma anche, purtroppo, le crisi. Ci attende un lungo cammino, insomma, e spero di poterlo percorrere a lungo al vostro fianco. 

Con queste parole e con l’augurio che la visita al Parlamento europeo rimanga nel futuro un segno vivo dell’appartenenza a questa grande unione di popoli, vi saluto caramente». Onorevole Aldo Patriciello.

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