Nola: «La situazione dei Consorzi di bonifica del basso Molise è critica»

L'affondo mer 01 marzo 2023
Politica di La Redazione
2min
La sede del Consorzio di Bonifica a Larino ©Termolionline
La sede del Consorzio di Bonifica a Larino ©Termolionline

CAMPOBASSO. Sulla situazione dei Consorzi di bonifica, al centro dell'incontro di San Martino in Pensilis, è intervenuto anche il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Vittorio Nola.

«La situazione dei Consorzi di bonifica del basso Molise è critica, non solo da un punto di vista contabile, ma anche per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico. Di questo e tanto altro si è parlato nell’incontro a San Martino in Pensilis. Incontro promosso dal “Patto di sindacato tra soci del Consorzio di bonifica basso Molise”, a cui ho partecipato con piacere. Lo dico da anni: i Consorzi meritano un’attenzione maggiore da parte della politica, sia per la questione dell’irrigazione dei terreni, sia per il ruolo che questi organismi possono giocare nella lotta al cambiamento climatico e sulla valorizzazione del comparto idrogeologico. Ad oggi invece la Regione Molise ha abbandonato agricoltori e consorziati. E le ricadute delle perdite finanziarie di questi Enti si stanno abbattendo sulle imprese in modo insostenibile, con una previsione per il 2023 di un aumento delle tariffe per l'acqua di irrigazione del 40%! Allo stato dei fatti, il centrodestra non ha mantenuto le promesse annunciate nel maggio 2022 per un'integrazione allo specifico finanziamento per i Consorzi di bonifica di Termoli e Larino. Ma è evidente che servono parecchie risorse. Da un lato per assorbire il debito accumulato, che ha ormai raggiunto la cifra di 22 milioni di euro. E dall'altro per consentire agli Enti, che ricordo sono ancora due e ben distinti, di chiudere i bilanci annuali almeno in pareggio. Stiamo parlando del futuro del nostro territorio. Eppure anche in questo campo, e quindi non solo su sanità e trasporti, il centrodestra ha ignorato le difficoltà dei molisani. Ciò che manca alla Regione è il coraggio di fare scelte giuste e rispondenti alle esigenze della collettività. Gli agricoltori vogliono sapere quanto costerà l’acqua nel 2023. E la Regione deve dare risposte urgenti ai nostri concittadini. Ma non basta.

Le soluzioni vanno cercate infatti a breve, medio e lungo termine. Perciò ho proposto all’assessore al ramo, Nicola Cavaliere, di assumere già oggi un impegno chiaro in Giunta per il 2023. Dopodiché, bisognerà programmare le azioni da attuare per risolvere il problema economico e amministrativo che riguarda i debiti pregressi e chiarire a che punto siamo con la fusione tra i Consorzi di Termoli e Larino. Altro tema cruciale riguarda i rapporti con la Regione Puglia, che dovrebbe ristorarci per l’utilizzo dell’acqua dell’invaso di Occhito. Come stanno facendo anche in altre regioni del Nord, attraverso il Pnrr si potrebbero creare inoltre nuovi bacini di raccolta dell’acqua, al fine di limitarne la dispersione e disporne nella giusta quantità anche nei periodi di siccità, purtroppo sempre più frequenti. Su tutti questi temi non esiste via di fuga per il centrodestra: Toma e la sua Giunta, in questo scampolo di legislatura, possono decidere di darsi da fare o di restare immobili come fatto finora, trascurando le esigenze di decine e decine di imprese e famiglie molisane che valgono il 4% del Pil regionale».

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