CAMPOBASSO. C’è molta attesa su come evolverà l’ultima seduta del Consiglio regionale, in sessione ordinaria, programmata per domani a Palazzo D’Aimmo, dopo il subentro dei consiglieri regionali che erano stati allontanati per via della legge che aboliva la surroga.
Ebbene, l’assessore Vincenzo Niro, titolare delle Infrastrutture, si è dimesso nel pomeriggio di oggi, rimettendo le deleghe nelle mani del presidente della Giunta regionale, Donato Toma.
Una scelta che mira a neutralizzare la posizione dissidente di Antonio Tedeschi, rispetto all’attuale maggioranza di centrodestra di uno dei due consiglieri regionali rimessi in sella dalle sentenze recentissime della Corte di Cassazione, che hanno dato torto alla “manovra” che venne varata per blindare la posizione della Giunta Toma, che si stava trovando pericolosamente in bilico.
Secondo indiscrezioni raccolte negli ambienti di centrodestra, dovrebbero essere le uniche dimissioni di questa tornata, non dovrebbero esserci quelle di Quintino Pallante, poiché dai banchi di Fratelli d’Italia, dove torna a sedere il coordinatore regionale Filoteo Di Sandro, difficilmente potrebbero partire siluri capaci di affondare i provvedimenti di coalizione.
L’ex assessore Niro ha optato per la via legislativa e non quella governativa, per salvaguardare anche il patrimonio di consensi maturato nel 2018 (10.600 voti) e che vide i Popolari per l’Italia accreditarsi tra le più importanti formazioni politiche del Molise.
Con proprio decreto, il presidente Toma ha accettato le dimissioni e conservato ad interim le deleghe a “Lavori pubblici, Viabilità ed Infrastrutture; Sistema idrico integrato; Demanio regionale”.
In Giunta rimarranno il vicepresidente Vincenzo Cotugno e gli assessori Filomena Calenda, Nicola Cavaliere e Quintino Pallante.