No al risarcimento da 4,5 milioni di euro del Comune di Termoli alla Biocom
TERMOLI. Il Comune di Termoli non deve risarcire la Biocom per i ritardi che impedirono poi la realizzazione dell'impianto e che mise contro Frattura a Di Brino, anche politicamente.
E' quanto deciso dal Tar Molise, che ha respinto la richiesta di risarcimento del danno.
Tra le motivazioni, i giudici considerano che la decisione del Comune di Termoli di auto-vincolarsi alla ponderazione delle emergenze idrogeologiche censite dalla cartografia del P.A.I. e dei relativi indirizzi di tutela, prima della loro formale approvazione, appare comunque rispondente ad una regola di buona amministrazione e coerente con il generale principio di precauzione oltre che rispondente alle indicazioni della circolare dell’Autorità di Bacino prot. 189 del 6 marzo 2008 che invita a non sottovalutare o ignorare le informazioni contenute nel P.A.I. “sia nella proposizione di progettazione di interventi ma in particolare negli atti di pianificazione territoriale anche in relazione a quanto previsto nella legge regionale del 6 giugno 1996, n. 20 nonché della direttiva approvata con deliberazione di Giunta Regionale del Molise n. 3073 in data 5 agosto 1996”.
Soddisfatto l'ex sindaco Di Brino.
Il risarcimento richiesto era di 4,5 milioni di euro.