No Tunnel all'attacco della Commissione referendaria: componenti svegliatevi!

La scossa lun 09 aprile 2018
Politica di La Redazione
2min
Il Comitato referendario e No Tunnel ©TermoliOnLine
Il Comitato referendario e No Tunnel ©TermoliOnLine
Comitato referendario e No Tunnel

TERMOLI. Come fosse un vaso comunicante, i Comitati referendario e No Tunnel alle 10 in punto, momento in cui era fissata anche la commissione congiunta chiamata a discutere sull’approdo in Consiglio comunale del piano di riqualificazione del centro storico, hanno incontrato la stampa per diffondere un documento, rivolto ai componenti della Commissione referendaria, che da ormai 4 mesi non si esprimono sull’ultima istanza presentata alla loro attenzione.

Ai componenti della Commissione Referendaria del Comune di Termoli

Vito Tenore (Segretario Comunale, Presidente) Giovanni Casolino (Avvocato, Componente) Lisetta Di Nucci (Avvocato, Componente) Antonio Liberatore (Avvocato, Componente) Paolo Zaccardi (Avvocato, Componente)

«Signori della Commissione, la misura è colma. Dall'ultimo incontro della Commissione, avvenuto il 14 dicembre 2017, in cui il Comitato Referendario Termoli No Tunnel, di fronte alle obiezioni da voi sollevate, ha fatto mettere a verbale la sua disponibilità ad unificare i tre quesiti presentati, sono trascorsi quasi quattro mesi senza avere nessuna risposta, nonostante le ripetute sollecitazioni telefoniche. Il gioco oramai è fin troppo manifesto. In nessuna parte d'Italia in cui è presente l'Istituto del Referendum Consultivo è mai accaduto e mai accadrà che dei quesiti referendari regolarmente presentati non abbiano avuto risposta se non nei tempi statutari, sicuramente in tempi decenti.

Nel nostro caso la decenza è stata abbondantemente superata. Per chi l'avesse dimenticato, vogliamo ricordare che il Comitato Referendario Termali No Tunnel, dopo l'alquanto dubbia bocciatura del precedente quesito relativo al Tunnel, ha presentato tre nuovi quesiti in data 16 febbraio 2017. Non del 2018 ma del 2017, molto più di un anno fa, in barba ai tempi sanciti dal regolamento della Partecipazione dei Cittadini. Questo significa calpestare i diritti non solo di un Comitato Referendario regolarmente costituito ma di una larghissima parte dei cittadini di Termoli, che continuano a chiedere a gran voce che su un'opera che va a stravolgere i connotati paesaggistici, storici e urbanistici della parte storica della città, venga data loro la possibilità di pronunciarsi.

Signori Avvocati, e qui ci rivolgiamo ai componenti della Commissione e non al Presidente, è l'ora che vi prendiate tutte le vostre responsabilità, non potete sfuggirne. E' vero che la Commissione presenta un grave vizio di origine in quanto nominata dal Consiglio Comunale in base a criteri di spartizione tra maggioranza e minoranza (3 a 1), ma ciò non toglie che voi, in quanto liberi professionisti, non potete sottostare a logiche che appartengono esclusivamente a scelte politico-amministrative. Ne va della vostra rispettabilità professionale. Il vostro unico compito è quello di decidere sull'ammissibilità dei quesiti referendari in base a ciò che lo Statuto Comunale stabilisce. E' ora che vi pronunciate. Al Presidente chiediamo invece una cosa sola: convochi la Commissione con la massima urgenza e si riappropri del ruolo di garante della legalità, che è sempre stato quello dei Segretari Comunali».

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