Giusy Occhionero porta il post sisma in Parlamento

Sindacato ispettivo sab 08 settembre 2018

Campomarino, Larino, Guglionesi La deputata di LeU presenta una interpellanza al Ministro alle Infrastrutture Toninelli

Politica di La Redazione
3min
L'onorevole Giusy Occhionero ©Termolionline.it
L'onorevole Giusy Occhionero ©Termolionline.it

ROMA. Una interpellanza al Ministro delle infrastrutture Toninelli è l’atto di sindacato ispettivo che ha presentato l’onorevole di LeU Giusy Occhionero, che ieri sera non è riuscita a raggiungere in tempo Montecilfone a causa degli impegni parlamentari che si sono protratti nel tardo pomeriggio alla Camera dei Deputati.

L’iniziativa della deputata molisana è tesa a mettere in luce diversi aspetti del post sisma di metà agosto. «A partire dalla notte tra il 14 e il 15 agosto 2018 oltre 110 scosse sismiche si sono registrate in Molise e, di questi, oltre 80 sono avvenuti dopo la scossa più forte, quella di magnitudo 5.1 delle 20.19 del 16 agosto 2018 secondo quanto comunicato in quei giorni è quanto indicano i dati rilevati finora dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv); in particolare la scossa più forte, è stata quella registrata il 16 agosto di magnitudo 5.1 che ha avuto come epicentro una zona a 4 chilometri a Sud-Est di Montecilfone; la sequenza sismica in Molise è cominciata il 14 agosto con tre terremoti di intensità modesta, seguiti alle 23.48 con la scossa di 4.6; poi sono stati registrati altri piccoli terremoti, seguiti da quello di magnitudo 5.1 del 16 agosto.

I comuni maggiormente interessati dagli eventi sismici sono stati Guglionesi, Castelmauro, Acquaviva, Palata, Montecilfone, Tavenna, Guardialfiera, Larino; si è trattato di un terremoto simile a quello avvenuto nel novembre 2002 a San Giuliano di Puglia e la sequenza sismica avvenuta potrebbe essere dovuta all'attivazione di più faglie, questa è una delle ipotesi avanzate dagli esperti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv); a detta dell’interrogante è necessario capire i motivi della frequenza dei terremoti avvenuti nel Molise e da qui la necessità in primis di strumentazioni sul territorio che aiutino a capire se come detto dagli esperti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ci troviamo di fronte all’attivazione di più faglie, anche in relazione alla messa in opera di tutte le attività di prevenzione per la stabilità degli immobili, delle infrastrutture presenti sul territorio e soprattutto della incolumità della popolazione; le scosse di terremoto che hanno colpito il Molise sono solo le ultime di una serie di terremoti che dal 2009 si susseguono con un ritmo sostenuto, sicuramente più intenso rispetto a quello osservato fra il 1990 e il 2009.

Tenuto conto del susseguirsi preoccupante di scosse sismiche nel Molise si deve tenere in debito conto la presenza di dighe e di gasdotti, nonché del fatto che le aree collinari della citata regione sono interessate da progetti per nuove opere o ampliamento di quelle esistenti, presenze che ora andranno adeguatamente monitorato o progetti la cui attuazione sarebbe bene valutare in maniera approfondita, tenuto conto del fatto che il territorio molisano è vulnerabile per il rischio sismico e idrogeologico:-quali sono stati gli effetti delle scosse sismiche che hanno interessato il Molise dal 14 agosto e giorni seguenti e se sono stati rilevati eventuali danni e di quale entità e se, nel caso si siano riscontrati danni a immobili quali iniziative o misure di sostegno sono state assunte; se tenuto conto dell’ipotesi avanzata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) relativa alla possibile attivazione di più faglie, e dell’aumento delle scosse sismiche che si sono susseguite, non ritenga necessario prevedere ulteriori forme di monitoraggio attraverso stazioni sismiche su tutto il territorio della Regione Molise con postazioni fisse, dotate di strumenti che rilevino ogni attività sismica, in modo da acquisire le necessarie informazioni e mappatura delle aree a rischio sismico basilari per tutelare la popolazione nonché immobili e infrastrutture; quali siano gli ultimi dati aggiornati relativi ai comuni che in Molise hanno attivato gli i Centri operativi comunali, al fine di organizzare le attività di protezione civile, ai sensi dell'articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica 6 febbraio 1981, n. 66, nonché quanti siano i dati relativi alle richieste di sopralluogo degli edifici in tutti i comuni interessati dagli eventi sismici avvenuti dal 14 agosto ai giorni seguenti, quanti i sopralluoghi effettuati e i risultati dei sopralluoghi; se tenuto conto dell’aumento dell’attività sismica nella Regione Molise siano state attivate e quali, iniziative di monitoraggio delle infrastrutture presenti quali dighe e gasdotti e in tale contesto se i progetti per nuove opere o ampliamenti previsti nella Regione Molise non vadano attentamente valutati anche in riferimento all’aumento registrato di eventi sismici avvenuti in Regione. per quali motivi non sia stato deliberato lo stato di emergenza per il territorio della regione Molise tenuto conto degli eventi sismici avvenuti e degli allarmi dell’Ingv relativi alla attivazione di nuove faglie che potrebbero dare vita ad altri successivi eventi sismici».

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