Palazzo Crema e Cinema Adriatico, si discute di decoro urbano in municipio
TERMOLI. Come migliorare l’immagine della città? Di questo si è discusso ieri mattina nella Terza commissione (Urbanistica), che si è riunita in municipio. La sistemazione urbanistica della città è senza dubbio il tratto distintivo dell’amministrazione Sbrocca. Possiamo citare tutti i cantieri che sono partiti e quelli che dovrebbero essere aperti. Da Via Dante alla riqualificazione di via Elba, il Terzo corso e il Tunnel, solo per citare i principali.
Ma ci sono anche dei veri e propri buchi neri, a cui la giunta Sbrocca e la struttura del settore Urbanistica intende dare un giro di vita. Per questa ragione, stamani, il presidente della Terza commissione, Maria Grazia Cocomazzi, ha iscritto all’ordine del giorno la discussione sul decoro urbano riferito a edifici che sorgono in luogo di pregio e che ne rappresentano un esempio di degrado: l’ex Cinema Adriatico e il Palazzo Crema, quest’ultimo oggetto di una ordinanza rivolta ai proprietari affinché lo mettano a posto, sia per la questione sicurezza che igienico-sanitaria e ambientale.
Una seduta calendarizzata in due sessioni, la prima a mezzogiorno di oggi e la seconda venerdì alle 10. In discussione le misure che l’amministrazione dovrà adottare per costringere i proprietari a intervenire. Diverso, comunque, lo stato e la destinazione dei fabbricati, con l’ex cinema Adriatico che ha inseguito a lungo le autorizzazioni per poter ristrutturare l’immobile, ancora di là da venire, che funge da cerniera tra via Roma, piazza Sant’Antonio e il lungomare Cristoforo Colombo.
Nessuna progettazione conosciuta per Palazzo Crema, che chiude il Terzo corso e la scalinata del Folklore da un lato e via Carlo del Croix con affaccio sul porto dall’altro.
Alla seduta ha partecipato anche il dirigente Livio Mandrile. Si è deciso di convocare una commissione congiunta con la VI, per affrontare anche la tematica igienico-sanitaria, con l’audizione di personale Asrem.