Sindaco e presidente, per Sbrocca il Consorzio industriale funziona

Insediati mer 10 ottobre 2018
Politica di La Redazione
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Angelo Sbrocca ©Termolionline.it
Angelo Sbrocca ©Termolionline.it

TERMOLI. Recente la polemica rinfocolata nell’intervista che ci ha rilasciato il sindaco di Portocannone, sulla rappresentanza nel Cosib. Uno spunto che ci ha fatto chiedere al presidente e primo cittadino termolese, Angelo Sbrocca, che aria tira a Pantano Basso, a quasi 3 anni e mezzo dal suo insediamento.

«C’è tanto. È un consorzio che funziona ed è uno dei pochi consorzi del centro sud Italia che continua ad avere un livello anche occupazionale. Abbiamo un giusto mix tra Pmi e le multinazionali che ci facilita anche l’attività che si va a fare. Lì dove c’è un fatturato internazionale, come nelle grandi aziende, c’è stato anche in un periodo di crisi, magari, anche un aumento di fatturato. E dove c’è la piccola e media azienda c’è stata, magari, un calo e una crisi di alcune aziende. Questo duplice sistema ha compensato ed ha fatto sì che il nostro consorzio rimanesse una delle zone produttive con una grande positività».

Ci sono richieste di insediamento nuove, per quello che ci risulta.

«Sì, ci sono alcune richieste di insediamento che molto spesso sono legate a finanziamenti. Esistono i tempi di istruttoria per questi finanziamenti, e poi vengono legati all’insediamento effettivo delle attività. Il Cosib è un consorzio che attrae per quelli che sono, anche, i servizi che vengono resi dal consorzio stesso e per i nodi logistici che ci sono. La vicinanza dell'autostrada, della ferrovia e della statale, ovviamente facilita il tutto, perché oggi, uno dei costi più insopportabili per le aziende sono proprio i costi di trasporto. Più si è facilitati in questo senso, più il luogo dove si fa diventa attrattivo. Speriamo che con l’istituzione della Zes, zone economiche speciali, venga attribuito un ruolo fondamentale al nostro consorzio e alla nostra area industriale, perché questo comporterà, ovviamente, un beneficio, non solo per la città di Termoli ma anche per tutto il territorio del consorzio e, quindi, del basso Molise».

Motore trainante di tutto il nucleo industriale, parliamo di perimetro produttivo, è la Fca. Preoccupa l’impasse in cui sta cadendo l’azienda?

«Non mi preoccupa perché la Fca è un’industria multinazionale che ha, chiaramente, alti e bassi. Bisogna vedere la linea ponderata e costante degli ultimi anni che è sempre stata di crescita. La Fca ha creduto anche nella nostra area industriale, ha investito e sta ancora investendo. Questo è un segno di orgoglio e speranza perché la Fca ha sempre dato lavoro tantissime persone nella nostra Regione. E siamo convinti che lo farà anche nei prossimi anni».

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