Il Pd a Montenero sceglie Zingaretti e Borgia e si divide sulla federazione
MONTENERO DI BISACCIA. Si sono concluse alle 19.30 di martedì 22 gennaio le operazioni di voto nel congresso di circolo Pd di Montenero. Oltre a rappresentare la prima tappa dell’iter per l’elezione del segretario nazionale del partito, l’incontro è stato occasione per il rinnovo del direttivo locale e per la nomina dei delegati di federazione del Basso Molise.
In apertura dei lavori sono state riassunte le mozioni dei sei candidati in corsa per la carica di segretario nazionale (Zingaretti, Martina/Richetti, Boccia, Giachetti/Ascani, Corallo, Saladino), nessuno dei quali aveva rappresentanti presenti in sede.
Fra questi, i tre che riceveranno più preferenze si sfideranno nelle primarie aperte di domenica 3 marzo 2019. I risultati definitivi delle primarie di circolo saranno resi noti solo al termine delle votazioni di tutti i circoli Pd d’Italia, previsto entro la fine del mese di gennaio.
In seguito i due aspiranti segretari di federazione Ettore Fabrizio e Oscar Scurti hanno esposto brevemente i rispettivi programmi.
Poi la fase di voto: i seggi sono stati aperti, per i soli iscritti al Pd nel 2018, dalle 17 alle 19 presso la sala multimediale comunale. Non è stata riscontrata alcuna irregolarità nello svolgimento del congresso né nelle votazioni.
Dei sedici tesserati del circolo dem montenerese, in undici hanno espresso il proprio voto, una percentuale che non si discosta molto da quella nazionale. Nessuna scheda bianca o nulla.
Questi i risultati:
- Per la segreteria nazionale: Zingaretti 10 voti, Martina 1 voto.
- Per la segreteria federale: Fabrizio 6 voti, Scurti 5 voti, per i quali è stato quindi eletto un delegato a testa, rispettivamente Francesco Borgia e Vincenzo Daddio.
- Per la segreteria di circolo: votato all’unanimità Borgia, che prende il testimone da Daddio.
Il neo-segretario Francesco Borgia, classe ‘84, si dichiara intenzionato a effettuare un lavoro unitario all’interno del circolo e in futuro, con la promessa e l’impegno dei due candidati alla federazione, a estendere lo stesso obiettivo di compattezza a tutto il Basso Molise.
“Non è solo una promessa”, afferma Ettore Fabrizio, “l’unità del partito è la prima delle mie linee programmatiche, un lavoro da effettuare in sinergia coi tre collegi molisani.”
Una soddisfazione collettiva: “Sono contento di aver potuto girare i circoli bassomolisani per discutere e confrontarmi con gli iscritti. C’è stata grande mobilitazione, segno che è prima di tutto il Pd a vincere”, così Oscar Scurti.
Si attende ora la conclusione, ormai prossima, di questa prima fase congressuale; quasi tutte le sezioni cittadine molisane si sono espresse.