Il puzzle della giunta, Roberti e le caselle rosa
TERMOLI. Oltre alla mera rappresentanza istituzionale, a Roberti si chiede di esercitare il ruolo politico di capo dell’amministrazione e il primo atto sarà quello della nomina della nuova giunta.
Non sarà una giunta ristretta, come l’ha tenuta Sbrocca sin dal principio, dovrebbe essere a 6, con almeno due donne. L’alchimia tecnica-politica potrebbe impattare contro le esigenze di salvaguardare tutte le componenti della coalizione di centrodestra.
Certo, sono almeno 3 i gruppi ad avere maggior peso specifico, Lega (4 seggi), Galassia Niro (5 seggi) e Forza Italia (3 consiglieri). Da qui passeranno almeno 4 assessori e il presidente del Consiglio comunale. Tutto da giostrare anche in funzione delle quote rosa. Nella Lega in lizza ci sono Marone per la presidenza del Consiglio (così rimarrebbe anche in Provincia) e Ciarniello-Colaci per l’esecutivo, separati alle urne da un centinaio di voti. Tutti e 3 dentro è quasi impossibile. Mottola dovrebbe essere l’uomo forte di Fi, mentre nella galassia Niro, oltre al vice sindaco con delega ai Lavori pubblici che si vaticina per Enzo Ferrazzano, primo degli eletti per la terza volta di fila, c’è da registrare una volontà di avere due assessori. Infine, una casella, rosa, per Fratelli d’Italia, che permetterebbe con Ciciola assessore di surrogare Montano in Consiglio e la civica di Roberti, dove Balice rimarrebbe in aula e c’è l’ipotesi di Spezzano assessore esterno.