«La sinistra non è un albergo, lavoriamo alla ricomposizione del campo»

Dopo lo strappo ven 20 settembre 2019
Politica di La Redazione
3min
Nicola Palombo ©TermoliOnLine
Nicola Palombo ©TermoliOnLine

MONTENERO DI BISACCIA. Il coordinatore molisano di èViva, Nicola Palombo, tuona contro lo strappo nel centrosinistra consumato da Matteo Renzi.

«Le settimane che abbiamo alle nostre spalle sono quelle in cui abbiamo sventato il rischio di una destra reazionaria al governo del Paese e all’indomani della formazione del Governo Conte bis anche nel nostro campo sono ore di grande fermento.

Lo strappo annunciato di Renzi dal Pd non ci fa smettere di pensare che resti nel Paese lo spazio e la necessità della sinistra. Quel che sta accadendo non ci lascia indifferenti e può contribuire a fare chiarezza in un quadro politico in cui tutto sembra rimescolarsi.

Non siamo interessati però ad operazioni di ricomposizione da ceto politico, in particolare alla luce di un declino e di un distacco che la sinistra ha consumato col proprio popolo nel corso di anni e di scelte sbagliate che non sono unicamente legate alla stagione del renzismo.

Non si pensi al “fuori Renzi, dentro gli altri”, il punto non è rimettere assieme i cocci.

La sinistra per noi non è un albergo.

Per questo continuiamo a credere nel percorso che abbiamo messo in campo come èViva e che oggi intendiamo rilanciare con forza e convinzione. Crediamo che abbia ancora senso interrogarsi su cosa deve essere la sinistra del nuovo secolo in un paese come il nostro e mobilitarsi per costruirla.

Ci sono questioni urgenti che rappresentano il banco di prova della nuova maggioranza, su cui vogliamo fare un investimento, consapevoli che in questa esperienza di governo e in questa maggioranza entriamo anche grazie ad una inaspettata reviviscenza di Liberi e Uguali.

Certi che avremmo avuto molta più forza e protagonismo politico se avessimo preso la decisione, un anno fa, di trasformare LeU in un nucleo di soggetto politico della Sinistra, entriamo tuttavia nella nuova fase con lealtà ma senza rinunciare alla nostra autonomia e con capacità critica verso un Governo che su quelle scelte si gioca tutta la sua credibilità.

Vogliamo affrontare battaglie per noi fondamentali che mettano al centro di tutto la lotta alle diseguaglianze e il tema ambientale, per un nuovo modello di sviluppo con la persona e la sua dignità al centro di ogni politica.

La reintroduzione delle tutele contro i licenziamenti illegittimi, una vera progressività fiscale, investimenti ingenti nella scuola e nella pubblica amministrazione, la garanzia di una sanità pubblica, universale e gratuita, sono solo una parte dell’impegno che caratterizzerà il nostro lavoro in Parlamento e fuori, con la consapevolezza di non essere sufficienti a realizzarle e di non essere sufficienti a noi stessi.

Da sempre perseguiamo l’idea di coltivare questo orizzonte culturale e politico dentro a un partito, uno solo, della sinistra oggi frammentata e vittima delle proprie presunzioni e contraddizioni, figlie di insopportabili personalismi che hanno impedito fin qui la realizzazione di un’unità necessaria.

Noi non abbiamo mai rinunciato a quell’obiettivo.

Sono interessate le altre forze politiche, grandi o piccole, della Sinistra a mettere in discussione sé stesse (ci rivolgiamo anche al M5S) fino ad innescare il processo costituente di un intero campo politico?

Noi non sappiamo se questa cosa accadrà.Ma nell’attesa che il quadro politico in continua scomposizione e ricomposizione metta il PD, il M5S e la galassia della Sinistra davanti ai propri limiti e alle proprie responsabilità, noi non intendiamo fermarci.

Vogliamo fare politica, vogliamo costruire, aggregare, essere il lievito capace di far crescere e concretizzare quel progetto.

Nelle prossime settimane organizzeremo assemblee aperte in tutta Italia, continueremo nella costruzione dei comitati di èViva e raccoglieremo adesioni, ci daremo un grande appuntamento nazionale ad ottobre, dove mettere al centro del nostro dibattito le priorità per il Paese da declinare in proposte nella prossima Legge di Bilancio.

Saremo una forza aperta, attenta a tutto ciò che accade intorno a noi ma strutturata, organizzata, presente nel dibattito pubblico e sui territori dove si giocheranno importanti partite elettorali a stretto giro, a partire dalle regionali.

Facciamo tornare la politica. Non c’è più tempo da perdere».

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