Venittelli contro Toma: sul Punto nascita di Termoli non ha chiesto alcuna deroga
TERMOLI. L'avvocato Laura Venittelli, dirigente nazionale dem, come componente dell'assemblea nazionale del Pd, dopo aver difeso 13 mamme e i loro diritti a partorire e far nascere i propri figli al Punto nascita di Termoli, dopo la polemica sollevata sulla mancata costituzione della Regione Molise all'udienza in Consiglio di Stato a tutela dell'ospedale San Timoteo, estende il perimetro dell'attacco politico rivolto al Governatore Donato Toma.
Della mancata costituzione, a dire il vero, se ne è parlato poco, molto di più si è trattato di tre cardini della programmazione regionale, ossia della mancata richiesta di deroga proprio sul Punto nascita termolese, a differenza delle dichiarazioni estive del presidente della Giunta regionale, sulla ragione per cui è aumentata la quotazione dei Lea, ossia proprio ascrivibile il punteggio superiore alla carenza di criticità del medesimo reparto, cancellato dalle carte e, infine, sui 4 milioni di euro che non sarebbero rientrati nei fondi destinati al comparto.
Insomma, una vera e propria arringa a tutela del territorio, ospitata nello studio di via Mario Pagano, dove campeggiano ancora le bandiere dem.
Inoltre, la stessa Venittelli ha anticipato la venuta al 14 novembre prossimo del sottosegretario al Mef Baretta, per un convegno a tema proprio sulla sanità, in cui saranno coinvolti comitati e associazioni, per formulare proposte concrete, al quale è partito oggi l'invito allo stesso Toma.
L'ultimo tema affrontato, non presente nel contributo video che proponiamo, è quello del rischio che si possano chiedere indietro al Molise i 40 milioni di euro stanziati proprio su insistenza della Venittelli - quand'era deputata dem - nella legge di stabilità 2015, per l'esecuzione del Pos 2015-2018, che lei stessa giudica inattuato.