Palata Oltre il 2020 risponde alla sindaca Di Lena e alla maggioranza

gio 14 novembre 2019
Politica di La Redazione
6min
Angelo Del Gesso e Marco Manes ©Palata Oltre il 2020
Angelo Del Gesso e Marco Manes ©Palata Oltre il 2020

PALATA. ll gruppo consiliare di Minoranza , Palata Oltre il 2020, replica alla sindaca e alla maggioranza.

“ E’ evidente che, con la risposta all’interpellanza, la maggioranza continua ad arrampicarsi sugli specchi per non affrontare e risolvere la questione.

Ammettiamo che c’e stato un mero errore di battitura nell’indicazione della data dell’ordinanza ( non 27.10.2019., ma 27.09.2019) , è anche OVVIO e Logico che in uno stesso anno ( 2019) non posso essere emanate due ordinanze con stesso numero, pertanto l’Ordinanza in questione è e rimane la n. 59, emanata dalla Sindaca e decisa dalla Maggioranza, che penalizza, attraverso la restrizione dell’orario di chiusura, le attività di somministrazione di alimenti e bevande del nostro piccolo paese. QUESTO è E RIMANE UN DATO DI FATTO.

Riteniamo assolutamente giusta l’interpellanza in quanto la questione sollevata dalla maggioranza e’ di “particolare rilievo”( vedi art. 13, comma 1, del regolamento – interpellanza), considerato che il provvedimento n.59, è rivolto alle nostre attività commerciali ovvero a cittadini - lavoratori di palata che traggono il proprio reddito da quelle attività e utilizzano lo stesso reddito per versare i dovuti tributi nelle casse del comune di Palata.

Ringraziamo la Sindaca per aver risposto in modo formale, anche se non previsto dal regolamento, e prendiamo atto della volonta’ di non revocare l’ordinanza contro le attivita’. Per questo promettiamo battaglia e porteremo la questione in discussione in altre sedi.

Con questo provvedimento, emanato con assoluta leggerezza, si stanno danneggiando non solo le attivita’ colpite dall’ordinanza, ma l’intera comunita’ palatese.

I giovani di palata sono costretti ad uscire ancora di piu’ fuori dal territorio palatese, con conseguente aumento del rischio di incidenti e relative preoccupazioni delle famiglie.

Chiediamo, per l’ennesima volta, alla Sindaca di revocare l’Ordinanza e di trovare insieme altre soluzioni”.

DI SEGUITO LA NOTA INTEGRALE ALLA RISPOSTA DELLA SINDACA ALLA NOSTRA INTERPELLANZA.

Oggetto: Riscontro nota n. 8560 del 12.11.2019, Comune di Palata, all’ Interpellanza “Ordinanza n.59 del 27.09.2019” .

In riferimento alla nota in oggetto, si chiarisce quanto segue:

la data dell’ordinanza ( 27.10.2019 invece che 27.09.2019) è stata sicuramente un errore di battitura ma è soprattutto OVVIO che nello stesso anno ( 2019) non posso essere emanate due ordinanze con stesso numero, pertanto l’Ordinanza in questione è e rimane la n. 59, come rimane il fatto che la MAGGIORANZA abbia deciso, con tale provvedimento della SINDACA, di penalizzare, attraverso la restrizione dell’orario di chiusura, le attività di somministrazione di alimenti e bevande del nostro piccolo paese. QUESTO è E RIMANE UN DATO DI FATTO.

l’interpellanza, come evidenziato nel regolamento per il funzionamento del consiglio comunale, all’art.13, consiste nella “DOMANDA scritta per conoscere i MOTIVI o gli INTENDIMENTI della condotta del sindaco o assessori su QUESTIONI DI PARTICOLARE RILIEVO o di carattere generale ( vedi punto 1. Interpellanza: “ .. 1 - per conoscere le motivazioni che hanno portato la MAGGIORANZA alla scelta restrittiva…..). E’ CIO’ CHE ABBIAMO FATTO.

Motivo per il quale, riteniamo Giusta l’Interpellanza e non l’Interrogazione, in quanto trattasi prima di tutto di “QUESTIONI DI PARTICOLARE RILIEVO”, considerato che il provvedimento, emanato con leggerezza dalla Sindaca, è rivolto alle nostre attività commerciali ovvero a cittadini - LAVORATORI di Palata che traggono il proprio reddito da quelle attività e utilizzano lo stesso reddito per versare i dovuti TRIBUTI nelle casse del Comune di Palata.

Pertanto, con l’interpellanza, che e’ stata chiaramente RIVOLTA ALLA SINDACA e non alla MAGGIORANZA ( leggere bene l’ interpellanza dopo la Premessa, al punto: “INTERPELLANO IL SINDACO”), il nostro Gruppo di Minoranza, ma anche molti Cittadini, chiede chiarimenti ( conoscere i motivi) sulla decisione che ha indotto la stessa Sindaca e la Maggioranza ( che ha deciso) a compiere questa azione, senza confrontarsi con le attività interessate ovvero ad emanare, con leggerezza, il provvedimento n. 59 del 27.09.2019 ( Interpellanza: art. 13. Comma 1: ….motivi e intendimenti della condotta del sindaco);

Interpellanza con risposta Scritta:

E’ pur vero che il regolamento prevede per l’Interpellanza ( all’art. 13, comma 2) Solo la risposta Verbale, pertanto non essendoci alternative ( verbale o scritto) ed essendo sottinteso, sarebbe stato inutile evidenziare tale modalità di risposta ( verbale).

E’ anche vero che, come da regolamento, per le interpellanze trovano applicazione le norme relative alle interrogazioni richiedenti risposta verbale ( art. 13, comma 2) ovvero che la trattazione dell’argomento sarebbe dovuta essere iscritta all’ordine del giorno della prima seduta del consiglio comunale.

Orbene, la risposta con modalità scritta, anche se non prevista dal regolamento, è stata richiesta in quanto se la stessa avesse soddisfatto le nostre perplessità ( magari la richiesta di revoca dell’ordinanza), avremmo potuto dimostrare ( carta alla mano) ai cittadini e alle attività le giuste motivazioni che hanno spinto il Sindaco e la Maggioranza a prendere provvedimenti restrittivi nei confronti delle citate attività commerciali.

Così non è stato in quanto la Sindaca nella risposta si è limitata a ripetere quanto già evidenziato nel provvedimento, non motivando la sua azione ovvero quella emanare, con leggerezza, un provvedimento importante sollevando, appunto, una “QUESTIONE DI PARTICOLARE RILIEVO” – ( Interpellanza: Art. 13, comma 1). Si è limitata ha ripetere il contenuto del provvedimento.

L’Ordinanza in questione, secondo il nostro modesto parere, si poteva evitare valutando le seguenti alternative:

- confrontarsi con la minoranza e insieme incontrare le pochissime attività del paese per evidenziare le problematiche da voi indicate, riguardanti “ molestie e disturbo della quiete”, trovando nel contempo altre soluzioni;

- prendere provvedimenti, casomai con un avviso di sanzione amministrativa o altri provvedimenti nei confronti di quelle/a attività che non aveva/no rispettato le regole in materia di quiete pubblica, invece di colpire anche chi le regole le rispetta ;

- altro da valutare;

Purtroppo la Maggioranza, con “ SPIRITO DI COLLABORAZIONE”, ha deciso di percorrere la strada piu semplice e veloce, con estrema leggerezza, penalizzando, con un ORDINANZA RESTRITTIVA, tutte le attività del paese.

Affidamento servizio mensa:

Crediamo che la Maggioranza continui ad arrampicarsi sugli specchi.

Nell’interpellanza non viene citata in alcun modo la “procedura di Gara” per affidamento servizio mensa, bensì si parla di affidamento diretto ovvero che per tale servizio si potevano/dovevano interpellare le attività del paese ( da informazioni sappiamo che era solo una la ditta locale interessata) prima di affidare il servizio a Ditte che hanno la sede fuori dai confini REGIONALI.

Inoltre, anche l’indicazione di utilizzare risorse e prodotti del posto è stato dalla Sindaca interpretato male. Per prodotti locali non è certo da intendere la crostata fatta dalla mamma o lo zabaione fatto in casa.

Si fa presente che a Palata e nei paesi limitrofi ci sono attività che producono e vendono alimenti regolarmente confezionati, nel rispetto della normativa in materia alimentare. BASTEREBBE SEMPLICEMENTE INFORMARSI.

Per quanto sopra esposto,

preso atto del DINIEGO da parte della SINDACA alla revoca dell’Ordinanza n. 59/2019,

ribadiamo la nostra contrarietà al contenuto dell’ordinanza restrittiva evidenziando che, oltre a penalizzare economicamente le attività con la disposizione di chiusura anticipata alle ore 24:00, la stessa spinga i giovani di Palata a raggiungere, nelle ore notturne, i comuni limitrofi e non solo, aumentando i rischi di incidenti stradali nonché le preoccupazioni delle famiglie.

Nel Ringraziare la Sindaca di aver risposto formalmente all’interpellanza, ci riteniamo comunque NON SODDISFATTI della risposta in quanto nella stessa non sono chiarite in nessun modo le motivazioni che hanno portato La Sindaca, su decisione della Maggioranza, ad agire con leggerezza, senza confrontarsi con le attività commerciali e ne con la minoranza consiliare, inducendola ad emanare l’ordinanza 59/2019.

Continueremo la battaglia contro l’ordinanza e se necessario porteremo la questione in altre sedi affinchè tale provvedimento, che danneggia non solo le attività colpite dall’ordinanza ma l’intera comunità Palatese, venga revocato al più presto.

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