Piano strategico del turismo: «E' come un libro che contiene solo la prefazione»
TERMOLI. L’opposizione non ha di certo lesinato colpi e critiche all’impianto di programmazione in materia turistica licenziato a maggioranza in Consiglio regionale.
L’esponente pentastellato Valerio Fontana, che vive a Termoli e di turismo dovrebbe intendersene, l’ha bollato come “Piano (poco) strategico del turismo”.
«Ieri, in Consiglio regionale, è stato approvato il Piano strategico del turismo. Un documento che abbiamo seguito con grande attenzione, ma che per noi è ancora profondamente incompleto.
Al di là del nome, di strategico non ha ancora nulla: non indica quali e quanti fondi verranno stanziati in materia di turismo; non si integra con gli altri piani regionali ed è una buona dissertazione accademica, un esercizio di stile ma fine a se stesso.
Da un Piano costato 1,3 milioni di euro ci aspettavamo di più ovvero una strategia chiara e puntuale per lo sviluppo turistico regionale. Invece abbiamo letto un libro che contiene solo la prefazione».