​Presto nuove stazioni di ricarica per auto elettriche, ma la svolta green è lenta

La discussione mar 18 febbraio 2020
Politica di Valentina Cocco
2min
Colonnine di ricarica ©TermoliOnLine
Colonnine di ricarica ©TermoliOnLine

TERMOLI. Saranno sei le nuove colonnine di ricarica per le auto elettriche in arrivo in città, anche se le tempistiche sono ancora incerte: la convenzione, firmata lo scorso 9 aprile 2019 (quasi un anno fa) tra l’allora amministrazione guidata da Angelo Sbrocca e l’azienda Enel X, non è ancora stata trasferita dalla carta al territorio. L’inghippo, se così si può definire, è la mancata comunicazione dell’ente pubblico alla ditta privata sugli eventuali siti di destinazione delle stazioni di ricarica che, ora, è divenuta oggetto di discussione della Quarta Commissione Lavori Pubblici preseduta dal consigliere leghista Bruno Fraraccio: “Abbiamo individuato diversi siti – ha commentato il Presidente – Dobbiamo solo portarli all’attenzione dell’azienda per permettergli di valutarli in base alle esigenze del mercato”.

Sebbene il boom dell’elettrico sia ancora lontano, la commissione consiliare ha analizzato i due percorsi su cui ci si muoverà: la prima opzione ‘rispolvera’ la convenzione dello scorso anno che prevede l’installazione di 6 colonnine sul territorio termolese da installare in aree strategiche dove c’è uno scambio interpoderale (come le stazioni o i terminal bus). Il costo per il servizio è totalmente a carico di Enel X che gestirà direttamente le colonnine, provvedendo all’installazione ed alla manutenzione delle stesse. La convenzione, della durata di 8 anni, consente anche una proroga del contratto. Un punto, quest’ultimo, cruciale che ha fatto sorgere dei dubbi al consigliere Basso Antonio Di Brino che ha posto alcuni quesiti: “Nel caso in cui il Comune decida di non rinnovare la convenzione, allo scadere degli 8 anni, che succede? Chi bonificherà l’area? Non rischiamo di ritrovarci con un’area abbandonata che dovremo bonificare a nostre spese?”. Domande a cui la Commissione risponderà dopo aver analizzato la convenzione nel dettaglio.

La seconda opzione riguarda il finanziamento regionale di circa 50mila euro che prevede l’installazione di 4 colonnine di ricariche (cui si aggiungerebbero le 6 di Enel X per un totale di 10): resta da individuare solo il gestore, dal momento che la Regione finanzia l’opera ed il Comune è il soggetto attuatore che ha l’impegno di individuare l’area di destinazione ed occuparsi dell’installazione del servizio.

L’argomento, tornato in auge dopo la nascita di movimenti ambientalisti e sulla scia di Greta Thunberg, è di primaria importanza per una città turistica come Termoli: se è vero che in città sono pochissimi i residenti che hanno un’auto elettrica, non ibrida, è necessario incrementare le postazioni di ricarica in un’ottica di turismo sostenibile, assieme ad alcuni incentivi come i parcheggi gratis destinati alle auto elettriche, come richiesto dal MoVimento Cinque Stelle attraverso una mozione dello scorso 20 gennaio. Moltissimi turisti, infatti, scelgono la propria meta per le vacanze basandosi sui servizi che essa offre e sull’attenzione che dedica all’ambiente.

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