Ordinanza Toma sul Coronavirus, Decaro all'attacco: "Una storia di ordinaria follia"

Non ci sta lun 24 febbraio 2020
Politica di La Redazione
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L'avvocato Daniela Decaro ©TermoliOnLine
L'avvocato Daniela Decaro ©TermoliOnLine

TERMOLI. «Una storia di ordinaria follia». Bolla così l'ordinanza regionale sul Coronavirus, emessa dal Governatore Toma, l'avvocato e vicepresidente del Consiglio comunale pentastellato Daniela Decaro.

«Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale n.1 del 24.02.2020.

Art. 1 – I soggetti provenienti dalle aree nelle quali risulta positiva almeno una persona o nelle quali vi è comunque un caso riconducibile al coronavirus, o i soggetti che vi abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni, ove giungano in Molise per motivi di lavoro, di studio, familiari o per qualunque altra ragione, sono tenuti a comunicare la loro presenza sul territorio all’Autorità Sanitaria locale che provvederà a mettere in atto le adeguate misure di prevenzione della diffusione del virus.

La segnalazione dovrà essere effettuata non oltre due ore dall’ingresso nel territorio regionale al proprio medico curante, oppure al numero 1500 del Ministero della Salute, oppure al numero 118 del Sistema territoriale che provvederà a darne comunicazione al Servizio di medicina pubblica competente ad avviare la procedura.

Orbene, letta l'Ordinanza, provvedo dapprima a contattare il medico curante, poi il 118 e infine il numero 1500 per segnalare l'arrivo da Bologna di mia figlia (che comunque gode di ottima salute). La risposta del medico, oberato di clienti è stata quella di contattare i numeri indicati. Chiamo il 118 e l'operatore risponde che da stamattina ha ricevuto 500 telefonate che intasano il numero predisposto per le urgenze e che comunque Bologna non è zona rossa . Replico dicendo che tra le "Regioni" in cui si sono verificati casi di coronavirus positivi c'è anche l'Emilia Romagna . Mi risponde che non hanno ricevuto istruzioni al riguardo e che quindi non occorre fare alcuna segnalazione al momento. Chiamo quindi il numero 1500 sempre occupato.

Mi chiedo: Cosa deve fare un cittadino per essere diligente? Su chi ricadono poi le responsabilità? Mi chiedo come possa essere un'Ordinanza così generica nel parlare di "aree nelle quali risulta positiva almeno una persona". Cosa significa aree? A cosa fanno riferimento? Mi chiedo ancora se sono stati istruiti gli operatori del 118 per ricevere queste segnalazioni e se non era più semplice istituire un numero apposito regionale. I provvedimenti devono essere chiari per consentire a tutti di collaborare. La genericità salvaguardia solo chi li scrive, lasciando nel caos totale, operatori e utenti. Certa che questa non sia la ratio dell'Ordinanza, invito il Presidente Toma, a chiarirci la portata del Provvedimento e del concetto di "aree". Tutta la Popolazione, gliene sarà grata».

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