​Salvini ai dissidenti di centrodestra in Molise: «Con quello che prendono dovrebbero lavorare»

Politica Sottovento sab 27 giugno 2020
Politica di Valentina Cocco
2min
Salvini con accanto Marone e Colla ©TermoliOnLine
Salvini con accanto Marone e Colla ©TermoliOnLine
Matteo Salvini a Termoli

Salvini contro i dissidenti molisani: «Con quello che prendono dovrebbero lavorare»

L’arrivo del leghista Matteo Salvini a Termoli, dopo appena dieci mesi dalla sua ultima visita, torna a fare scalpore. Non tanto per i dissidenti che lo hanno accolto con parole forti (“buffone”, “vai a lavorare”, “vada in Parlamento invece di stare in giro”), quanto per le dure parole che il segretario della Lega ha avuto nei confronti dei politici italiani e locali: «Il Governo Pd e Cinque Stelle non ha partorito una sola cosa a vantaggio degli italiani – ha detto alla stampa – Dopo un anno di Governo, litigano soltanto».

È un uno contro tutti in cui Salvini gioca il ruolo centrale in attacco contro il Governo dei Cinque Stelle, a pochissime ore dal voto per il taglio dei vitalizi annullato dal Senato: «Il voto è stato una follia, sono contento che gli unici voti contrari siano stati i nostri. Al parlamento c’è gente che non capisce nulla, né di economia né di scuola. Prima tolgono il disturbo, meglio è. La Azzolina? È un’incompetente. Litigare sulla pelle dei nostri figli, senza sapere quando e come riapriranno le scuole, scaricando la responsabilità sui sindaci è una cosa da fuori di testa».

Mascherina rossonera e camicia blu, Salvini non si risparmia e, in barba ai pronostici non proprio rosei per la politica molisana, con la minoranza che intima a Toma le dimissioni, continua a dare fiducia al Presidente della Regione Molise: «Grazie a Mazzuto che ha seminato bene in Molise, portando la Lega ad essere il primo partito in regione e grazie anche al nuovo assessore Michele Marone. I consiglieri molisani dovrebbero pensare a lavorare per il bene dei molisani, visto quello che percepiscono, invece di sfiduciare Toma. La Lega in Molise è stata votata dai molisani. Se a qualcuno non piace il voto si rifaccia vivo tra qualche anno».

Nel mirino del segretario leghista finisce anche il Governo nazionale dei pentastellati che, a suo dire, sarebbe composto da «incompetenti e gente che non capisce come funzionano le aziende italiane. Pensiamo al bonus vacanze, contestati dagli operatori del settore che si trovano a doverlo anticipare e chissà quando lo rivedranno». E poi la Azzolina che con la riforma della scuola «non ha dato risposte». Quella di Salvini è stata una rassicurazione più che una visita, come lui stesso afferma: «Siamo lanciati, vogliamo risolvere i problemi, per dare risposte sul lavoro in Molise e in Italia, promuovendo la nostra splendida terra».

Il trittico delle riforme pensate dalla Lega è composto da lavoro e volontariato oltre che al taglio delle tasse: «Chiamo l’Inps tutti i giorni per sapere se stanno pagando i contributi. Il taglio delle tasse non c’è, ci sono solo chiacchiere. Noi stiamo dando bonus a medici ed infermieri di cui il Governo si è dimenticato». E mentre in tutta Italia il virus fa ancora paura, Salvini annuncia la lotta alla droga: «Oggi è la giornata mondiale contro ogni tipo di droga. In Parlamento ci sono parlamentari fuori di testa che parlano di Stato spacciatore e di legalizzazione. È una follia».

Nel pieno stile di Salvini, anche nella tappa termolese non ha risparmiato selfie con i suoi sostenitori, accalcati al Porticciolo Turistico di Termoli in trepidante attesa del loro leader, annunciando una nuova visita a breve: «Tornerò tra qualche mese a controllare come va, ma porterò il costume così faremo un bagno tutti insieme».

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