Toma resta in sella, respinta 12-8 la mozione di sfiducia giallorossa: Iorio unico astenuto
CAMPOBASSO. Con l'intervento di chiusura del presidente della Giunta regionale Donato Toma, con un'accezione musicale, dispensando note e sound a tutti gli intervenuti, si chiude la discussione in Consiglio a Palazzo D'Aimmo sulla mozione di sfiducia allo stesso Governatore, che era apparso davvero rinfrancato per aver scampato al trappolone targato M5S-Pd.
Come era emerso nel corso del dibattito, la chiama al voto del presidente dell'assemblea legislativa del Molise ha visto naufragare il tentativo di rimandare al voto i molisani. Maggioranza compatta (o quasi) con 12 voti contrari, l'unico astenuto è stato Iorio, così come compatta la minoranza nel votare sì.
Ma nel corso dei lavori, durati quasi 7 ore, ci sono stati segnali chiari verso l'esecutivo di Palazzo Vitale, occorre cambiare passo, sotto molteplici profili. O anche assessori?
Di seguito, lo scarso resoconto dell'ufficio stampa del Consiglio regionale.
"Presieduto dal Presidente Salvatore Micone il Consiglio regionale nella lunga seduta di oggi ha discusso la mozione di sfiducia presentata, ai sensi dell’art. n. 36 Statuto regionale e dell’art. 63 del Regolamento consiliare, al Presidente della Giunta regionale dai Consiglieri delle opposizioni Greco, Fanelli, Facciolla, De Chirico, Fontana, Manzo, Nola e Primiani.
La proposta di mozione è stata illustrata dai Capigruppo dei M5S e Pd, Greco e Fanelli, che hanno evidenziato le motivazioni politiche e gli obiettivi della sua presentazione. Sono quindi intervenuti nel corso del dibattito generale e per dichiarazione di voto, per esprimere rispetto al tema in discussione la propria posizione e modalità di espressione intento, i Consiglieri D’Egidio, Cefaratti, Iorio, Calenda, Niro, Facciolla, Manzo, Primiani, De Chirico, Fontana, Nola, Fanelli, Iorio, Pallante, Di Lucente, Greco, Di Baggio, Micone, Cavaliere e Cotugno. Il Presidente della Regione, Donato Toma, chiudendo il dibattito generale ha illustrato l’attività svolta nella trascorsa parte della Legislatura in corso e le motivazioni per le quali la mozione sarebbe stata meritevole di respingimento.
L’Assemblea consiliare ha quindi votato la proposta di sfiducia respingendola con 12 voti contrari, 8 favorevoli e un astenuto".