Post sisma 2018, Occhionero: Pd e 5 Stelle affondano l'emendamento sul Molise

La polemica mar 14 luglio 2020
Politica di La Redazione
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L'onorevole Giusy Occhionero (Iv) ©TermoliOnLine
L'onorevole Giusy Occhionero (Iv) ©TermoliOnLine

ROMA. "Ancora una volta si è persa l' occasione di far fare un salto in avanti al nostro Molise. Un emendamento bocciato che invece avrebbe favorito la ricostruzione della nostra Regione dopo gli eventi sismici del 14 e 16 agosto del 2018. Devo constatare, con amarezza, che la nostra politica locale è ancorata fortemente a logiche personalistiche che alcun vantaggio arrecano".

Lo ha dichiarato l' onorevole Giuseppina Occhionero dopo la bocciatura dell'emendamento sul sisma a sua prima firma che ha trovato contrari anche Pd e Movimento Cinque Stelle in commissione bilancio.

"Italia Viva non urla slogan ma propone soluzioni concrete- ha continuato Occhionero- questa è la politica che serve per dare slancio e concretezza al Paese e alla nostra Regione. L'emendamento al decreto rilancio si proponeva di avviare l'utilizzo dei 39 milioni di euro stanziati dal Governo per alleviare il disagio delle popolazioni molisane e per riaprire gli edifici pubblici inagibili o danneggiati. Il mancato utilizzo delle somme a disposizione e l'ingiustificata inerzia finora registrata continuano a creare gravi danni al Molise e hanno determinato una proroga dello stato di emergenza fino al dicembre 2021 posto che la gestione commissariale straordinaria è limitata nel tempo.

L'emendamento, quindi, aveva lo scopo di superare i ritardi e di assicurare i diritti costituzionali delle popolazioni locali, ancora in parte privi di strutture abitative, negozi, chiese, scuole, attraverso l'unificazione del “sisma Molise",un cratere più piccolo di altri ma di sicuro rilievo, nell' ambito della Struttura Commissariale già esistente ed operante per il sisma del 2016 nelle Regioni dell' Italia centrale ossia le Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.

Il Presidente della Regione Molise, al pari di quelle già citate, avrebbe assunto il ruolo di Vice Commissario della Ricostruzione.

Tutto ciò avrebbe garantito una struttura collaudata, con prassi omogenee, esperienza, piattaforme informatiche ed una recente Ordinanza Semplificazione n.100/2020, che avrebbe potutoessere applicata anche nel Molise superando le difficoltà burocratiche in cui è impantanata la ricostruzione. Il tutto garantendo la leale collaborazione tra Stato e Regione.

La scelta era dettata anche dall’esigenza di assicurare il massimo coordinamento negli interventie allo stesso tempo razionalizzazione ed efficienza dell’azione amministrativa in territori diversi ma con caratteristiche simili.

"Devo ammettere che mi ha profondamente rattristata e stupita la contrarietà dello stesso Presidente della Regione all'emendamento proposto."

Ma analizziamo cosa statuiva l'articolato per il Molise.

Dopo l'articolo di legge che riguardava i comuni colpiti dai terremoti del 2016- 2017 si chiedeva l' aggiunta dell' articolo 160 bis che recitava nel primo comma: In ragione degli eventi sismici che hanno colpito il Molise a far data dal 16 agosto 2018 e del conseguente aggravamento delle situazioni di pericolo da essi derivati, le disposizioni di cui al decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito con modificazioni dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229, si applicano anche ai seguenti comuni: Acquaviva Collecroce,Bonefro, Castelmauro, Guardialfiera, Guglionesi, Larino, Lupara, Montecilfone, Montefalcone nel Sannio, Montemitro, Montorio nei Frentani, Palata, Portocannone, San Felice del Molise, San Giacomo degli Schiavoni, Santa Croce di Magliano, Tavenna.

Nel secondo comma si chiedeva che il Presidente della regione Molise assumessele funzioni di vice commissario ai sensi del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito con modificazioni dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229.

Importante anche il quarto comma in cui era previsto che "Le risorse per la ricostruzione degli edifici danneggiati dal sisma nei comuni di cui comma 1 sono trasferite alla gestione commissariale prevista dall'articolo 4 del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito con modificazioni dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229.

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