Il Sì chiude al 69,64% con oltre 17 milioni di voti, Di Michele: «Grande passo per l'Italia»
TERMOLI. L'ultimo aggiornamento dal Viminale, nella sezione Eligendo, sul referendum di domenica e lunedì, reca il dato definitivo alle 7.38. I Sì hanno avuto il 69,64%, con 17.168.494 voti, contro il 30,36% dei No (7.484.941 voti). Hanno votato nel Paese 24.993.015 elettori, pari al 53,84%. Schede nulle 128.397 e schede bianche 210.860. Ci sono state persino 323 schede contestate. In Molise hanno votato 118.155 elettori, pari al 47,52%, con 624 schede nulle, 896 schede bianche e una scheda contestata. Lo spoglio è stato ultimato alle 20.05 di ieri. Su Termoli avevamo già riferito ieri pomeriggio, col 79,30%, a fronte di 9.752 Sì e 2.546 No e 50 tra schede nulle (28) e bianche (22). Su questi numeri abbiamo intercettato il commento del portavoce del Movimento 5 Stelle, Nick Di Michele.
«Una riforma costituzionale non può passare inosservata.Ma se alla fine della fiera sono sempre i cittadini, attraverso il referendum confermativo, a decidere, mi dite a cosa servono 945 parlamentari lautamente pagati? È in questo semplice pensiero che il SI, voluto a maggioranza dagli italiani, esprime la volontà di una nazione stanca di subire, non più insignificante quantità ma rispettata qualità. Questa vittoria per i cittadini italiani è una vittoria Culturale,perché finalmente hanno potuto esprimere liberamente un principio: nessuno avrà più deleghe in bianco. Chiaramente tutto andrà tradotto in fatti concreti ed è quello che accadrà a breve.
Da oggi si lavorerà ad una modifica della legge elettorale con introduzione delle preferenze,così saranno i cittadini a decidere chi mandare in parlamento. Sarà finalmente il popoload assumersi la responsabilità di scegliere chi dovrà prendersi cura dell'Italia, degli Italiani e di chi vive il nostro territorio. Termoli con l'80% dei Si dimostra di essere una città viva alla quale interessa la politica e alla quale neppure chi governa in regione e al comune può dire come votare. Molti amministratori di maggioranza (vedasi anche Toma) hanno tentato di far cambiare idea ai cittadini,ma la coscienza civica e anche storica hanno detto altro. Ora con questi risultati dobbiamo solo essere fiduciosi. Un piccolo passo per un uomo un grande passo per l'Italia intera».