Grillini in fermento, Fallica parla da "facilitatore": «Io sto con Ale Di Battista»
PETACCIATO. Matteo Fallica oltre che essere consigliere comunale di minoranza a Petacciato è anche uno dei facilitatori eletti in Molise con la piattaforma Rousseau. Sua la riflessione post voto. «La vittoria del Sì al referendum è stata la vittoria del popolo italiano. Ed è solo un primo passo sulla via delle riforme istituzionali.
Certo, il M5S è stato capace di dare voce a questa diffusa esigenza di cambiamento, credendoci fino in fondo.Il risultato del referendum non può tuttavia far passare in secondo piano l'esito negativo delle elezioni regionali e comunali, che giunge dopo altri insuccessi nelle competizioni elettorali degli ultimi due anni, dalle amministrative alle regionali. È inutile puntare il dito contro le persone o recriminare sulle responsabilità dei singoli. Mi sembra molto più importante prendere atto degli errori compiuti e avviare un nuovo corso, per ridefinire obiettivi, programmi, strategie.
Mi associo pertanto alla proposta di tanti attivisti e portavoce di fissare in tempi rapidi la data degli Stati Generali del MoVimento per discutere di ogni problema, confrontare le diverse idee in campo e poi votare il nuovo capo politico. Non c'è tempo da perdere. Il M5S è al governo dell'Italia, è tuttora la prima forza parlamentare e ha ancora tanto da dare al Paese, ma quest'appuntamento di confronto interno e rilancio politico non può più essere rinviato. #nonciarrendiamo.
All'esito delle elezioni regionali, che hanno rappresentato un innegabile insuccesso per il M5S, l'intervento di Alessandro Di Battista ha fatto molto discutere. Io penso che Alessandro abbia detto semplicemente quel che pensa con la consueta schiettezza. Il Movimento è in crisi di consenso perché è in crisi di identità. Fa cose giuste dal governo, ma ha perso contatto con gli attivisti e con i cittadini. Per questo è necessaria una svolta, da decidere tutti insieme attraverso un ampio confronto in un'assemblea nazionale, preliminare all'elezione del nuovo gruppo dirigente.
Questo ha detto in sintesi Alessandro Di Battista. E io lo condivido in pieno. Aggiungo che, per capacità ed esperienza, Alessandro è uno dei naturali candidati ad assumere la responsabilità del nuovo corso. Sarebbe un ottimo capo politico, in grado di ridare entusiasmo e fiducia a molti che li hanno persi per strada».