Cosib, «Provincia nel Cosib è incompatibile e attenzione ai nuovi equilibri politici»

L'analisi mar 29 settembre 2020
Politica di La Redazione
6min
Maricetta Chimisso ©Termolionline
Maricetta Chimisso ©Termolionline

TERMOLI. La convocazione dell'assemblea del Cosib al 22 ottobre ha stimolato il dibattito politico e al di là dell'ordine del giorno per il rinnovo degli organi consortili, spicca nell'ordine del giorno l'istanza di adesione della Provincia di Campobasso, già deliberata da Palazzo Magno.

A intervenire è la commissaria di circolo, Maricetta Chimisso, che illustra quello che potrebbe avvenire nella votazione in seno al Consiglio generale dell'Ente.

«Sono attenta da diversi anni alla politica ed all’amministrazione della Provincia di Campobasso: in tutti questi anni, la Provincia ha subito lo svuotamento di funzioni e finanziario. Tuttavia, durante il mandato del Presidente Battista, abbiamo impostato una politica di rigore per far sì che non mancassero e i servizi e gli interventi (pochi per la verità) di cui restavano ancora le relative competenze. Per tale ragione, sono rimasta stupefatta nel leggere la delibera n. 13 del 21.05.2020, con la quale la Provincia ha deliberato di entrare di nuovo (!) nel Consorzio Industriale di Termoli. Ad onor del vero la Provincia di Campobasso già faceva parte del COSIB (così come faceva parte del Consorzio Industriale di Campochiaro), ma ne era uscita nel dicembre del 2012, per l’assenza di una benché minima affinità rispetto alle finalità del Consorzio. Proviamo a mettere ordine. Con la delibera n. 78 del 27.11.2012 l’Ente determinò di uscire per due fondamentali ragioni: da una parte per contenere la spesa pubblica (il costo di partecipazione allora come oggi supera i 20.000 euro annui), dall’altra perché la partecipazione al COSIB non rientrava - e non rientra tuttora - nelle finalità istituzionali della Provincia.

E' bene ricordare che la delibera fu votata all’unanimità dell’allora Consiglio Provinciale. Cosa saggia e giusta.

Ed era una maggioranza di centrodestra che lo aveva fatto. Con la delibera n. 13 del 21.05.2020 la stessa Provincia propone di rientrare nel COSIB e autodetermina il costo di partecipazione in euro 23.018,48 annui: soldi questi che verranno sottratti alla manutenzione delle strade e dissipati per una partecipazione che non serve all’Ente e meno che mai ai cittadini. E allora perché mai l’attuale amministrazione provinciale, peraltro attenta e puntuale nell’edilizia scolastica, decide di buttare soldi pubblici per partecipare ad un Ente che è lontano anni luce dalle finalità e dalle competenze delineate dalla riforma Del Rio? Perché tutta questa ansia partecipativa e proprio ora in periodo COVID? Insomma pensare male è forse peccato, ma spesso ci si azzecca…

Ora, facciamo un passo indietro. Già nel dicembre del 2019 c’era stato al COSIB un tentativo di elezione del Comitato e il Sindaco Roberti con un blitz aveva provato ad imporre quale “nuovo” Presidente del COSIB Remo Di Giandomenico. Si è detto che gli fossero state fatte promesse elettorali in tal senso sia da Roberti in campagna elettorale e sia dal Presidente della Regione Toma. Il tentativo però era andato male, perché gli altri sindaci si erano opposti e Roberti è stato costretto a chiedere un rinvio del punto all’ordine del giorno a data da destinarsi. Immaginiamo che il povero Di Giandomenico non sia rimasto COSÌ(B) soddisfatto e pare se ne sia andato scuro in volto, lui che aveva speso da tempo il proprio nome per quella posizione. Non per tutti ogni promessa è debito… Rimane così aperta la questione delle nuove elezioni, con le quali sarà individuato chi governerà il Consorzio per i prossimi anni: la situazione è molto ingarbugliata e poiché è così ingarbugliata, al Sindaco di Termoli, che è anche Presidente della Provincia o di quel che ne rimane, farebbe molto comodo avere un voto in più nel Consiglio. Eh, sì: qualora la Provincia entrasse nel Consorzio avrebbe il diritto di voto nel Consiglio generale! E qui sta il BUSILLIS.

Chi sarà il nuovo Presidente del COSIB? Ovviamente l’indicazione di un Termolese al vertice del Consorzio è scelta non solo giusta e corretta, ma politicamente obbligata. La vittoria politica del Sindaco Sbrocca era stata riuscire a riportare la Presidenza del COSIB ad un Termolese ed alla città di Termoli. Di certo era stata una cosa tutt’altro che facile: la Presidenza del Consorzio mancava alla nostra amata Termoli dai tempi del Prof. Giovannino Di Giandomenico (il fratello di Remo). Sarebbe una sconfitta per il Sindaco Roberti e per la città che ha più del 90 per cento del territorio del Consorzio vedere amministrato il COSIB da un Sindaco di altro Comune o comunque da una persona che non è di Termoli. E poi, dove sono andate le promesse elettorali di fondare una nuova amministrazione fatta di tutti giovani? Io credo che ci siano tante e tanti Termolesi, donne e uomini giovani e capaci, cui affidare il ruolo di Presidente del COSIB.

Ovviamente non pretendo che la scelta venga fatta dal centrosinistra, ma credo che il centrodestra cittadino possa dimostrare di saper fare una scelta di grande impatto politico, individuando una professionalità alta che possa rappresentare degnamente il Consorzio Industriale. Ed invece corre voce che il Sindaco Roberti abbia già trovato un altro accordo (non so quanto concordato con la sua maggioranza in Comune e credo anche in Provincia) che vedrebbe Presidente il Sindaco di Petacciato, Roberto Di Pardo, e Vice Presidente il Sindaco di San Giacomo degli Schiavoni, Costanzo Della Porta (le elezioni sono vicine!!!). Entrerebbe nel Comitato (l’organo consortile di amministrazione) UN SOLO Termolese: non Di Giandomenico, ormai messo da parte, ma il consigliere comunale Vincenzo Aufiero, già individuato dai tempi della campagna elettorale.

Nessuna donna. Ecco il paradosso: il ruolo di Presidente e di Vicepresidente dovrebbero essere ricoperti da rappresentanti di Comuni che messi insieme non raggiungono gli abitanti del quartiere di Difesa Grande e che purtroppo non hanno conferito al COSIB neppure un centimetro quadrato di territorio!!!!!! Gli altri componenti del Comitato – dicono sempre i beninformati - dovrebbero essere il Sindaco di Campomarino, Piero Donato Silvestri, ed il Sindaco di Guglionesi, (ma di certo Mario Bellotti, figura di alto profilo del PD e a capo di una coalizione di centrosinistra, non si presterà a questi giochi di potere, alla spartizione di poltrone e di prebende).

Resterebbero fuori dal Comitato il Sindaco di Ururi, quello di San Martino, quello di Portocannone ed ovviamente il rappresentante dell’Azienda di Soggiorno e Turismo di Termoli, Remo di Giandomenico. Ecco svelato dunque il mistero: visti i mal di pancia che tale possibile formazione sta creando, il buon Roberti si starebbe affrettando ad avere un altro voto nel Consiglio Generale del COSIB che potrebbe essere, come detto sopra, quello della Provincia, qualora gli riuscisse di farla entrare. Io spero di no e ciò per due ordini di motivi: 1. Il primo è di ordine squisitamente amministrativo: non solo la Provincia non ha nessuna competenza sugli obiettivi perseguiti dal Consorzio. Anzi, vi sarebbe una evidente incompatibilità fra il COSIB (che per statuto e per legge deve fare impianti ambientali) e la Provincia che invece deve controllarli (Registro Impianti di depurazione, AUA ecc.).

Si avrebbe un vero e proprio caso di coincidenza fra controllore e controllato. Né posso condividere quanto scritto confusamente nel corpo della richiamata delibera provinciale su una competenza della Provincia in riferimento alla programmazione territoriale!!!!! Si vede che è come tirare una corda che si sta spezzando.

È finzione. La realtà è ben altra e cioè che la Provincia è uscita dal COSIB quando era veramente Provincia ed aveva una serie di competenze anche concorrenti con quelle regionali, mentre oggi, dopo la Legge del 2014 (cosiddetta “Legge Del Rio”), che ha svuotato le competenze provinciali, vuole rientrare!!!!! 2. Il secondo di ordine più politico: non si comprende come si possa utilizzare una Istituzione per fini non propriamente istituzionali. La partecipazione al COSIB è chiaramente dettata da ragioni personalistiche del Presidente della Provincia e Sindaco di Termoli che tenta di avere un maggior peso politico nell’assemblea consortile non solo per la nomina dei componenti del Comitato ma anche per il prosieguo dell’attività del COSIB.

Questo è un inaccettabile uso distorto della cosa pubblica e, perché no, anche un reato. Pertanto noi ci opporremo con tutte le nostre forze a tali comportamenti ed atti che riteniamo illegittimi e rappresentano il peggior modo di fare politica per la nostra comunità ed ancora più uno sperpero di denaro pubblico che potrebbe essere utilizzato in maniera più proficua. Caro Presidente e Sindaco, prova ad aggiustare con quei soldi le dissestate strade della Provincia, anziché sprecarli per una partecipazione al COSIB che non interessa i cittadini della Provincia di Campobasso e sicuramente ancor meno i Termolesi, ai quali rispondi del mandato politico che ti è stato conferito».

TermoliOnline.it Testata giornalistica

Reg. Tribunale di Larino N. 02/2007 del 29/08/2007 - Num. iscrizione ROC:30703

Direttore Responsabile: Emanuele Bracone

Editore: MEDIACOMM srl
Via Martiri della Resistenza, 134 - 86039 TERMOLI(CB)
P.Iva 01785180702

© Termolionline.it. 2024 - tutti i diritti riservati.

Realizzato da Studio Weblab

Navigazione