"Riportate in Italia i pescatori detenuti in Libia"

Il presidio sab 17 ottobre 2020
Politica di La Redazione
1min
Il presidio di Fratelli d'Italia ©TermoliOnLine
Il presidio di Fratelli d'Italia ©TermoliOnLine
Il presidio di Fratelli d'Italia

TERMOLI. Fratelli d'Italia al porto di Termoli con bandiere e manifesti, per un presidio di sensibilizzazione più che di protesta, sposato dagli armatori locali. Il casus belli è rappresentato dalla detenzione da ormai diverse settimane dei 18 pescatori siciliani in Libia.

Per la componente di opposizione a livello nazionale, il Governo Conte non sta facendo abbastanza per riportare in Patria i marinai, da qui la necessità di un segnale forte, come le sirene dei pescherecci che sono echeggiate in tutto il porto alle 11.30, seguito in diretta da Termolionline.

Erano presenti Luciano Paduano, Filoteo Di Sandro, Costanzo Della Porta, Alfonso Testa, Pierluigi Lepore, Massimiliano Scarabeo, Italo Di Iorio, per citarne alcuni, ma anche altri dirigenti e attivisti; il mondo ittico era rappresentato da Paola Marinucci, Domenico Guidotti e alcuni armatori.


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