Pillole per tutti

mar 15 giugno 2021
Spalla di Claudio de Luca
4min
Filo di perle ©Amazon
Filo di perle ©Amazon

I GIOCHI D'AZZARDO - Le norme che definiscono il gioco d’azzardo sono contenute nel testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. Nate nell’èra fascista, esse sono ancora vive, vegete ed operative nell’ordinamento nazionale e forniscono un elenco circostanziato dei 'yeux à non faire' che tutti i locali pubblici sono obbligati a tenere esposto in luoghi ben visibili. Tanto per fare un esempio, tra quelli illeciti c’è persino la “scala 40”, un innocuo divertimento familiare ben noto al colto ed all’inclita. Se ne deduce che l’elencazione voluta dalla legge è riduttiva, pure perché chi aveva legiferato all’epoca si era proposto ben altri scopi. Ragion per cui, se lo Stato volesse inibire veramente determinate pratiche di trattenimento, dovrebbe proibire innanzitutto la fabbricazione e la vendita delle carte, dei dadi e di tutti gli strumenti aleatori per tradizione utilizzate dai giocatori, incluse le roulettes familiari, le tombole di Natale e l’omologo “bingo”. In realtà, la legge fa la voce grossa, ma non ha mai inteso perseguire sino in fondo un comportamento a cui guarda come ad un vizio insopprimibile della natura umana. Al massimo si è limitata a regolarlo, a contenerlo ma – nello stesso tempo – lo ha sempre sfruttato, incanalandolo nell’àlveo delle procedure che fanno capo alle lotterie di Stato, al lotto ed all’esercizio delle 4 maisons à jouer attive sul territorio nazionale.

IL TELEGRAMMA - E' un sistema di comunicazione inventato nel XIX secolo, oggi tecnologicamente superato, ma ancora usato per diversi scopi. In Italia se ne spediscono ancora 10.000.000 ogni anno. La parola indica il testo trasmesso attraverso il telegrafo e, per metonimìa, il foglio stesso su cui il messaggio sia stato redatto. A mezzo di esso i politici molisani “aderiscono” a tutto; ed il Sindaco del paese – servendosi sempre del medesimo tràmite – “ringrazia” dell’adesione, “esprime” voti, “eleva” il pensiero riverente oppure (a seconda dei casi): “stigmatizza, segnala, deprèca, plaude, inneggia, confida o àuspica”. Questa tipologia di comunicazione “fallisce” soltanto nel caso dei matrimoni, dal momento che il plico verrà consegnato pur sempre dopo che il rito sia stato celebrato e gli sposi stiano già santificando la luna di miele. Ecco perché, in queste occasioni, conviene risparmiare i soldi per la spedizione e pure il tempo da impiegare per contattare “POSTEitaliane”. Meglio scrivere una bella lettera autografa, densa di bei pensieri per mettere nero su bianco - al costo di un’affrancatura semplice – tutto ciò che abbia dettato il cuore, senza doversi contenere per numero di sillabe e di parole. Basta con le frasi stìtiche, del tipo “augurovi ognibene giorno sponsali. Famiglia Pallino”. Tanto la vostra economica lettera, impiegherà – per arrivare al destino - lo stesso tempo di un costoso telegramma e conterrà ben più parole.

IL TOPO DA SUPERMERCATO - In passato, persino facoltosi medici ospedalieri sono stati sorpresi a praticare un così inconsueto sport: il furtarello nei supermercati. Poiché, come è d’uso, nella grande distribuzione, si è soliti chiedere conto del malfatto soltanto dopo che l’episodio abbia avuto a ripetersi reiteratamente, è appena il caso di puntualizzare che l’”amico” dottore doveva essersi “allenato” più volte nella pratica descritta, convinto che sarebbe riuscito a farla sempre franca. Medici a parte, c’è chi trafuga una confezione di fettine, per rispettare l’esortazione del “Padre nostro” di fare fronte al proprio nutrimento quotidiano; chi si impadronisce di un pacchetto di ‘frou-frou’ (o di semi di zucca), per rendere meno noiose le ore di lavoro. Ma, quando beccati sul fatto, le ‘voleurs’ rivelano di sovente di essere un “onesto” cleptomane, posseduti dal bisogno irrefrenabile di rubare. E, quasi sempre, riescono a svangarsela.

NON SI MERCANTEGGIA PIU' - Oggi si compra compulsivamente. Ieri, chi si provvedeva per una giacca, una pentola o per un altro oggetto mercanteggiava col venditore ed aveva la meglio il più abile fra i due. Questo accadeva perché il vendere ed il comperare era considerato un lusso posto a disposizione della povera gente. Oggi, con i prezzi fissi dei supermercati, i poveri sono stati defraudati di un esercizio in cui dimenticavano la propria condizione. Ora le trattative sono limitate alle grosse partite ed agli accordi politici. Si negoziano soltanto le forniture di materie prime od i contenuti dei trattati internazionali cosicché l’impoverimento dei rapporti umani, con la fine del tira e molla fra rivenditori e compratori, ha compiuto un altro passo in avanti. E così frasi del tipo:”Come’è vero Dio, ci rimetto!”, oppure “Non ti dò un solo soldo in più”, sono scomparse dall'intercalare corrente.

L'APPARATO DIGERENTE - Le riviste di cucina non celebrano più i fasti pantagruelici dei grandi mangiatori. Si limitano a studiare i problemi collegati ad un'alimentazione scorretta, pur non trascurando gli aspetti pittoreschi della cràpula. Al massimo si traccia la storia dei cibi e perfino quella di certe malattie (quali l’anoressìa). Insomma, dopo la pornografia, oramai scaduta a mercimonio di immagini in 'internet', oggi è venuto meno finanche il mito dell’apparato digerente.

Claudio de Luca

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