Variante al Piano regolatore di Termoli, la Regione Molise tace

mar 18 settembre 2018
Spalla di Pino D'Erminio
4min
Consiglio comunale per il progetto del Tunnel ©Termolionline
Consiglio comunale per il progetto del Tunnel ©Termolionline

TERMOLI. Il 27 luglio il Consiglio comunale di Termoli, con la delibera n. 26, ha adottato la variante 1/2018 al piano regolatore generale (PRG)che consente la costruzione,nelle aree del Piano di Sant’Antonio e della parte bassa del Pozzo Dolce, del fabbricato polifunzionale di 115.500 metri cubi, strettamente connesso con la realizzazione del tunnel dal porto al Litorale Nord e quindi con l’intero progetto che l’Amministrazione comunale chiama Mobilità Sostenibile e gli oppositori Grande Scempio.

Per l’approvazione finale, il Consiglio comunale deve attendere che la variante adottata venga vagliata dalla Regione, la quale deve verificare la compatibilità della delibera del Consiglio comunale 26/2018 con norme e vincoli urbanistici regionali e nazionali e può approvarla, emendarla o rigettarla.

Qual è l’organo regionale competente in materia di piani regolatori e loro varianti?

La legge regionale 7/1973, all’art. 2, lettera d), dice chiaramente che «spetta, tra l'altro, al Consiglio Regionale […] approvare i piani regolatori generali e le relative varianti, nonché i piani intercomunali».

Nonostante che la legge ora citata non lasci spazi a dubbi interpretativi, sono circolate e continuano a circolare “voci di corridoio” che vorrebbero attribuire la decisione non al Consiglio regionale, ma ad un organo tecnico della Regione, ovvero al Dipartimento IV (Governo del territorio).

Una forzatura di questo genere sarebbe un boomerang sia per il sindaco Sbrocca che per il presidente Toma; perché verrebbe leso il “munus”, cioè le prerogative, dei consiglieri regionali, che hanno il diritto di esercitare le funzioni istituzionali che loro competono.

Ne seguirebbe un ricorso al TAR facilmente vittorioso, che potrebbe essere proposto anche da un solo consigliere regionale, ma che con tutta probabilità verrebbe promosso da tutti i sei consiglieri regionali del M5S, senza escludere l’adesione di qualche consigliere di maggioranza.

Considerando i tempi di calendarizzazione del TAR Molise, una causa di questo genere bloccherebbe il progetto Viabilità Sostenibile per lo meno fino alla primavera del 2019 e questo non farebbe certo piacere al sindaco Sbrocca, non solo per l’allungamento dei tempi, ma anche perché in primavera a Termoli si svolgeranno anche le comunali e a quella data l’amministrazione potrebbe essere passata di mano.

Quanto al presidente Toma, espropriare il Consiglio regionale, organo politico competente in materia di PRG, scaricando su un organo tecnico la responsabilità di decidere sulla variante al PRG di Termoli, fatalmentesolleverebbe un vespaio di critiche, inclusa quella di “inciucio”, con tutte le conseguenze politiche che la cosa comporta.

Dunque deve decider il Consiglio regionale; ma con quali tempi?

L’Amministrazione comunale ha attribuito al progetto il requisito del “pubblico interesse” (delibera Giunta comunale 291/2015), che prevede una procedura semplificata ed accelerata (DPR 327/2001, art. 19, comma 4) in base al qualela Regione deve riscontrare l’adozione della variante al PRG entro 90 giorni da quando ha ricevuto la documentazione completa,relativa alla delibera del Consiglio comunale con la quale è stata adottata la variante stessa; in caso di inerzia della Regione, superato il termine dei 90 giorni la variante si considera approvata in silenzio assenso.

Dato che la documentazione è pervenuta in Regione il 1° agosto, il termine di 90 giorni scade il 30 ottobre: siamo dunque a metà del guado ed allo stato attuale in Regione non è stato ancora fatto alcun passo formale.

Se le cose dovessero continuare così e la variante al PRG dovesse “passare” in silenzio assenso,si innescherebbe unoscandalo politico, con la Giunta Toma accusata di lavorare in silente continuità con la Giunta Frattura.

C’è da aggiungere che, nel caso del fabbricato polifunzionale, solo il 52,5% del volume (il parcheggio pubblico ed un terzo del tunnel che attraversa il fabbricato) può essere considerato di pubblico interesse, cioè finalizzato a soddisfare bisogni di carattere generale.

Stando così le cose, la procedura accelerata e semplificata appare illegittima ed il Consiglio regionale dovrebbe pronunciarsi prima di tutto su questo.

Venendo meno la pubblica utilità, si applica la procedura ordinaria (legge 136/1999, art. 21, comma 1), che assegna alla Regione un termine perentorio di 12 mesi dal deposito in Regione degli atti e non prevede il silenzio assenso.

Con questa dilatazione dei tempi al 31 luglio 2019, potrebbe anche accadere che il Consiglio regionale non si debba più pronunciare; infatti,se la prossima primavera a Termoli venisse eletto un nuovo sindaco con un diverso orientamento politico, questi in autotutela potrebbe annullare l’aggiudicazione provvisoria del progetto Viabilità Sostenibile, invocando quantomeno due censure principali: (1) non è stato rispettato l’obbligo di presentare un piano economico-finanziario (PEF) asseverato da un istituto abilitato (è stato presentato un PEF asseverato, ma con valori economici e tecnici diversi da quelli indicati nelle relazioni generaliallegate ai progetti preliminare, definitivo e definitivo “aggiornato”); (2) dopo l’aggiudicazione provvisoria, il progetto definitivo del tunnel è stato sostituito da un progetto definitivo “aggiornato”, che è radicalmente diverso da quello aggiudicatario della gara, sia per la conformazione del tunnel che per le sue modalità costruttive.

Ad oggi, sono diverse le strade percorribili, ma – a quanto pare – in Regione non hanno ancora deciso quale imboccare.

Pino D'Erminio

TermoliOnline.it Testata giornalistica

Reg. Tribunale di Larino N. 02/2007 del 29/08/2007 - Num. iscrizione ROC:30703

Direttore Responsabile: Emanuele Bracone

Editore: MEDIACOMM srl
Via Martiri della Resistenza, 134 - 86039 TERMOLI(CB)
P.Iva 01785180702

© Termolionline.it. 2024 - tutti i diritti riservati.

Realizzato da Studio Weblab

Navigazione