La sconfitta della politica...

gio 08 novembre 2018
Spalla di La Redazione
2min
La sconfitta della politica... ©Termolionline
La sconfitta della politica... ©Termolionline

TERMOLI. Riceviamo e pubblichiamo da Giuseppe Caruso.

«Si direbbe ormai, che la famigerata questione del “tunnel” di Termoli sia stata derubricata per essere sottoposta a quella che in matematica si definirebbe “la teoria dei giochi” in base alla quale, per dirla in termini semplici, il risultato finale di una qualunque competizione è data dalle rispettive e concorrenti capacità strategiche e probabilistiche, insomma non sarebbe più il valore intrinseco della situazione contesa ad essere preminente e determinante bensì il “freddo calcolo”, in questo caso politico…

E così anche per questa “benedetta” anzi “maledetta” opera pubblica, ormai diventata “un triste tormentone”, il baricentro del “gioco” si è gradatamente ma inesorabilmente spostato sul piano della contesa politica prima che giudiziaria, fatta di numeri, di scadenze, di procedure, di iter, e di “silenzi assensi”, quegli “oscuri silenzi” di papalina memoria per cui: “chi tace sembrerebbe acconsentire” e dove la politica, ancora una volta, da il peggio di se.

Si è perso di vista, o forse meglio, non è mai stato visto..., che questo “tunnel” è innanzitutto inutile e dannoso per Termoli sotto il punto di vista storico e paesaggistico, andando a minare irrimediabilmente quella naturale morfologia della città, che la caratterizza sul piano storico ed estetico e che giammai dovrebbe venire in mente a qualcuno di violare.

Il centro storico di Termoli (zona portuale e lungomare compreso), per quel poco ancora rimasto immune da cemento e da interessi privati, dovrebbe costituire ormai una zona “off limit” per qualunque intervento urbanistico che non sia mirato alla sola cura e conservazione del patrimonio esistente; per capirci fino in fondo, il Borgo di Termoli dovrebbe piuttosto essere posto sotto l'egida dell'Unesco, al pari, ad esempio, dei Sassi di Matera, anziché ulteriormente depauperato, e il vero dramma, la madre di tutte le tragedie, sta proprio nel non rendersi conto di questo e nel voler barattare la propria indole, la propria storia, la propria “casa”, con una inutile e anonima colata di cemento...
Da altre parti si venderebbero l'anima per avere un simile paesaggio da poter proteggere e godere, e da noi invece che fanno? lo mercanteggiano.

Si vanno facendo gemellaggi, che naturalmente ben vengano sul piano dello scambio culturale, ma forse sarebbe più onesto informare “i gemelli” che da queste parti la Cultura la si vuole “sbancare e bucare” così magari, essi, potrebbero fornire utili suggerimenti di come invece va tutelata la propria storia, la propria identità e il proprio territorio.

Questo progetto rappresenta, senza che se ne possa dubitare, la sconfitta di una intera classe politica degli ultimi vent'anni e più, senza distinzione di casacche, dimostratasi inefficiente, insensibile e impreparata e l'ultimo pietoso esito regionale, che chi scrive aveva preconizzato in un proprio precedente intervento dallo scherzoso titolo di “Santa Elezione...” senza che si richiedessero particolari doti divinatorie, ne costituisce la prova provata.

Altro che: abbiamo fatto, faremo, diremo, concederemo referendum, “dopo lo sparo”...come da Noi si direbbe, ecc. ecc., questo progetto non doveva nemmeno essere partorito e sarebbe stato da bocciare sin dal suo nascere ed ora andrebbe letteralmente stracciato senza se e senza ma; questa sarebbe una politica seria, onesta, colta e lungimirante, altro che chiacchiere al vento...preelettorali… che non incantano più nessuno, e se questo “sconcio cementizio” dovesse mai vedere la luce, sarà solo una ingiustificabile ed incancellabile vergogna che ricadrà sull'intera classe politica locale, alla quale sola andrebbero anche addebitate le eventuali e relative penalità economiche, altro che agli ignari e “poveri” Cittadini, come pure qualcuno va osando funestamente sottolineare!!!».

Giuseppe Caruso

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