Una decisione non più rinviabile
LARINO. L’appello rivolto al Presidente Toma dall’Associazione tra gli ex consiglieri regionali (raccolto non solo dalla stampa martedì 24 marzo 2020, ma anche da autorevoli voci della società civile) aveva il chiaro intento: raccomandare ai responsabili dell’organizzazione sanitaria una via per fronteggiare all’immediato la situazione emergenziale provocata Covid-19, (con la riapertura delle due strutture disponibili, ma da tempo non più operative, quali quelle di Larino e di Venafro).
In premessa a questa richiesta si suggeriva di intraprendere un percorso “in sintonia e per solidale collaborazione con le regioni contermini”.
L’esigenza di un approfondimento, emerso con l’atto di indirizzo, assunto ieri dal Consiglio regionale,sul futuro della sanità (non solo regionale), sulle sue criticità e i pericoli, denunziati a tutti i livelli (e per tutto il Paese),fa emergere la indifferibilità di una seria pianificazione per riguardo all’art. 32 della Costituzione.
In particolare, l’impegno richiesto al presidente Toma, si limita alla sua funzione di “commissario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid19, ad attivarsi” per ripristinare la utilizzabilità degli ospedali”Vietri” di Larino e S. Rosario di Venafro qualificandoli, subito, come ospedali Covid e attrezzati a tale scopo.
Serve, a questo punto la mobilitazione attiva dei cittadini. affinché sulla questione, cessata il presente allarme, non torni a cadere il silenzio con una nuova perdita di tempo davvero imperdonabile.
La scesa in campo del Consiglio comunale di Larino e dei sindaci che, uniti, hanno già espresso il proprio parere a favore della riapertura delle due su citate strutture ospedaliere, dev'essere rinforzata ulteriormente, affinché oltre che alla buona sanità si consegua anche la buona salute.
La qualifica Ospedali Covid del Molise, dà ai detti “stabilimenti” un ruolo regionale e il compito importante qual è quello di affrontare l’urgenza posta dalla diffusione del virus, e, anche, di dimostrare che il Molise c’è ed è, con le due strutture, parte della rete di ospedali Covid.
L’impegno dei sindaci ha bisogno di un pieno coinvolgimento del territorio per la messa in campo di intese e sinergie fondamentali perché la decisione sia presa in tempi brevi, visto che non c’è più tempo da perdere.
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