​"Che fretta c'era, maledetta pandemia!"

gio 10 settembre 2020
Spalla di La Redazione
2min
​"Che fretta c'era, maledetta pandemia!" ©TermoliOnLine
​"Che fretta c'era, maledetta pandemia!" ©TermoliOnLine

CAMPOBASSO. "Che fretta c'era, maledetta pandemia!"

Fervono, doverosamente e indispensabilmente, i preparativi per l'attesa e auspicatissima riapertura delle scuole.

Ma le scuole molisane sono davvero tutte e realmente pronte a raccogliere studentesse, studenti, docenti, personale ATA nella data buttata giù come AUT AUT dalla poco dialogante ministro dell'istruzione e da alcuni sui acritici emuli?
Non tutti gli edifici scolastici in Molise lo sono: troppi di essi sono ancora cantieri, in molti di essi non è stato completato o nemmeno iniziato l'approvvigionamento di tutto il materiale necessario, ma soprattutto solo in questa seconda metà della settimana precedente al 14 sono stati forniti, e ancora sulla carta soltanto, gli organici aggiuntivi espressamente dedicati alla situazione della pandemia. Organici sulla carta che per diventare persone con nome e cognome e carne ed ossa dovranno attendere un po’ di tempo.
Sono ancora in corso, inoltre, le operazioni di conferimento degli incarichi ai docenti per la copertura delle cattedre vacanti.
Ci sono altre criticità, ma troppo tecniche per essere inserite qui a tediare.

E ancora: è forse definita e definitiva la situazione dei trasporti? Gli studenti arriveranno nelle scuole grazie ad un sicuro e aggiornato piano di trasporto pubblico o dovranno individualmente catapultarsi con paracadutismo sulle loro scuole?
Siamo consapevoli che i problemi ci sono e lo stesso 80% dei posti definito dal centro offre il senso della questione in termini nazionali. Così come ancora persistono problemi, in alcune realtà, dei trasporti urbani e degli scuolabus.

Abbiamo avuto notizia da organi di stampa o da istituzioni preposte della nota ufficiale che più di quaranta dirigenti scolastici molisani ( su 50) hanno inviato all'ufficio scolastico regionale elencando i ritardi e le criticità, tali da invitare, ove necessario, di posticipare l’avvio delle lezioni?
No, non ne abbiamo avuto notizia. Noi la nota la conosciamo però. Essa, almeno sin qui, è bloccata su scrivania del suddetto ufficio. Invitiamo a darne contezza alla Regione, alla quale spetta la valutazione del calendario scolastico. Valutazione che deve poter contare, inequivocabilmente, su informazioni chiare, complete e tempestive.

LANTERNE E GREMBIULINI ribadisce, pertanto, l’appello a valutare il posticipo dell’anno scolastico a dopo le consultazioni elettorali (o anche oltre), convinti che in questi giorni tanti nodi possano essere accortamente sciolti a beneficio della collettività molisana tutta. Non esiste questa o quell’altra scuola pronta a ripartire, esiste la scuola, tutte le scuole, e in questa difficile fase è indispensabile utilizzare il NOI, come comunità, per poter ripartire il più possibile in sicurezza tutti, nessuno escluso, entro un orizzonte di fiducia e di vera e schietta collaborazione.

Adele Fraracci

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