Salvini in piazza Monumento: «Pensiamo ai molisani e agli italiani, sono loro la priorità»
TERMOLI. Un Governo che punta a dare agli italiani e ai molisani, non agli immigrati. Politicamente deciso l'imprinting con cui il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini ha aperto il suo intervento, durato all'incirca una mezz'ora, sul palco di piazza Monumento.
Primo big nazionale a scendere sulla costa in campagna elettorale, affiancato da Michele Marone, fido scudiero al Ministero delle Infrastrutture e coordinatore regionale nel Molise. Prima c'è stata una apparizione di Nicola Rocchia, che assieme a Marone avevano introdotto il tema della sanità, proprio attendendo l'arrivo del loro segretario nazionale.
La sanità uno dei temi scorsoi da sciogliere, con Salvini che non ha lesinato critiche all'ultimo quinquennio.
Un attacco diretto sulla politica dei migranti, «Non possiamo accogliere mezza Africa. I soldi che ci sono vanno usati per i molisani e per gli italiani. Soldi che non saranno più spesi per chi non ha voglia di lavorare, il reddito di cittadinanza è costato il doppio di quanto costerà il Ponte sullo Stretto».
Salvini prende di mira anche i buonisti col portafogli pieno, emblemi dem, rispondendo anche alle critiche sull'autonomia differenziata, citando proprio Termolionline e le parole portate da Laura Venittelli, nonché la Fornero, affermando la volontà di mettere mani al regime pensionistico. Lavoro, immigrazione, infrastrutture, codice della strada punti focali e l'attesa di un risultato positivo in Molise, per continuare la striscia vincente. Il Molise c'è, non so se qui verranno altri Ministri o leader di partito.
«Mi piacerebbe che il 25 e 26 giugno i molisani votassero, posso capire chi volta anche a sinistra o i 5s, anche se non la vedo come lui, ma non capisco chi per punire la politica non vota. È sbagliato. La Regione ti e tra in casa e decide la qualità di vita. No all'utero in affitto e no ai bambini in vendita. La mamma è la mamma e il papà è il papà. Se a qualcuno dà fastidio trovategli un medico. I bambini non si comprano online, non si scelgono. Il buon Dio ci fa diversi, diverso è bello. Termoli non è Campobasso o Isernia, come Pisa non è Livorno». «Sono orgoglioso di essere vicepresidente del Consiglio e Ministro di questo paese straordinaria. Il 25 e 26 giugno spero scelgano il futuro e il centrodestra».