"U Pòpele du Mare", il recital di Nicola Palladino entusiasma tutti

Tradizioni in musica dom 19 maggio 2019
Spettacolo di Michele Trombetta
2min
U popele du Mare ©Termolionline.it
U popele du Mare ©Termolionline.it
"U Popele du Mare"

TERMOLI. In un periodo dove tutto quello che si dice e si fa riconduce ai programmi politici dei vari schieramenti, presentazioni di liste e al grande esercito di candidati e consiglieri, una serata all'insegna della cultura e tradizione termolese, tra poesie e canzoni che ricordano le nostre origini, senza dubbio è risultata terapeutica e molto disintossicante.

L'occasione ci è stata fornita dal recital messo in scena dal professore Nicola Palladino, con lo spettacolo di poesie e musica "U Pòpele du Màre"; l’evento rientrava nel palinsesto ideato dall'Università della terza età e la direttrice della sezione della struttura, Maria Luciani, proprio in occasione dello spettacolo di Palladino, si è detta orgogliosa di aver proposto lo show di un artista a tutto tondo come è appunto il professore.

Una serata che è scivolata via leggera nelle sue oltre due ore di durata, dal primo brano "U Pòpele du màre" che dà il titolo al libro correlato allo spettacolo, per passare ad altre interpretazioni di canzoni personali, ma anche di altri grandi artisti che lui ha provveduto a rivedere negli arrangiamenti come la bellissima e struggente "La casa in riva al mare" di Lucio Dalla.

La platea poi si è divertita moltissimo quando Nicolino ha recitato alcune delle sue poesie, in alcuni casi in duetto con la collega Pina Cupone, che ha creato una vera intesa con il pubblico che ha risposto con lunghissimi applausi: da “Pelose" a "'Nu poste in Paradise" dove un termolese passato a miglior vita davanti a San Pietro e al nostro Signore, alla domanda di che paese sia e rispondendo di Termoli, riceve come replica da parte del Creatore: "Sciccise, si de Termele? Ma si parent' a san Bassele? Me trevateje subbet nu post' n'Paradise.”

Ad accompagnare Nicola Palladino in questa sua eccezionale performance, oltre all’aiuto dell’Associazione dell'Università della terza età con la dirigente Maria Luciani, si è aggiunto anche il supporto logistico nella creazione delle immagini che accompagnavano le canzoni e le poesie in video sullo schermo, datogli dal giovane artista termolese Michele D'Aloisio. Per l'accompagnamento musicale erano presenti il suo amico fraterno Andrea De Gregorio (detto Buche Buche) al mandolino, alle tastiere il maestro Giuseppe Pranzitelli e ad accompagnare in alcune canzoni Nicola anche tre ragazzi al flauto, ex alunni del maestro: Stefano D'Olfo, Sara Boscariol e Maria Teresa Mastromatteo, mentre nell'ultima canzone - la nuova dedicata alla figura di una ragazza forestiera - dalla fisarmonica di Lidia D'Ercole.

Una citazione di spessore per bravura vocale va a Tiziana Schiavino, come anche alla sorella di Nicola, Rita Palladino e alla moglie dell’artista Piera di Clemente. Degni di elogio gli interventi a presentazione dei brani recitati e cantati dagli artisti sul palco da parte della Prof.ssa Teresa Amicone, anch'ella, nel suo piccolo, un’artista autrice di poesie raccolte in un libro presentato qualche tempo fa.

Insomma una serata quella di ieri al cinema Sant’Antonio che ha rigenerato nello spirito facendo ritrovare nelle tante persone che hanno riempito la sala la termolesità a volte perduta, ma che ieri sera miracolosamente grazie a Nicolino e a coloro che erano con lui, è stata “rispolverata” alla grande e rifacendoci al brano "Trupin Love" che ha chiuso l’evento, ci siamo per due ore ubriacati di verace termolesità.

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