Giusy Ferreri incanta sotto la pioggia, in migliaia a Guglionesi
GUGLIONESI. La commissione di Sant’Adamo non ne sbaglia una! Anche con la pioggia battente delle ultime ore, è riuscita nel suo intento. Quello di regalare due ore, piene, di bella musica ai presenti nella villa comunale. Un lavoro encomiabile e certosino che sfocia nella passione e nell’amore verso il Santo Patrono.
Neanche la pioggia li ha fermati. Dopo un pomeriggio incerto, tra le nuvole che non volevano andar via e la pioggerellina che cadeva incessantemente, hanno deciso che, il concerto dell’artista milanese, Giusy Ferreri doveva esser fatto.
E in una distesa di ombrelli colorati, eccola, è uscita lei, la regina indiscussa dei tormentoni estivi, di “Amore e Capoeira” o l’ultima appena uscita “Jambo”, anche se, visto il tempo molto autunnale, dovremmo citare “A novembre”.
Il tempo, dicevamo, non le è stato clemente ma la Ferreri è riuscita a coinvolgere tutto il pubblico presente nella bellissima cornice della villa comunale. Due ore di musica e non solo.
Perché, Giusy Ferreri non è solo l’artista che si è esibita sul palco, è anche e soprattutto la donna, umana con un cuore puro che, subito dopo il concerto, decide di fermarsi a salutare per più di un quarto d’ora, un suo piccolo fan che ogni giorno combatte con una malattia. Questa è Giusy Ferreri.
Questa commissione piace sempre di più. Ogni anno porta pezzi da novanta. E, quest’anno, nonostante il tempo davvero brutto, ci è riuscita ancora. Più di tremila persone hanno sfidato il maltempo. Un grande aiuto è stato dato dalle forze dell’ordine, soprattutto dalla stazione dei carabinieri di Guglionesi, dalla protezione civile e dai vigili urbani di Guglionesi.
La festa patronale è la festa più attesa dell’anno perché è la festa della guglionesanità. Il guglionesano si ritrova nella sua
Identità. Al comitato di Sant’Adamo, anche quest’anno, vanno i migliori complimenti per la scelta e realizzazione della festa. Un comitato giovane che pensa a tutte le fasce d’età. Che riesce a coinvolgere e a portare nel paese tanta gente proveniente, anche, dai paesi limitrofi e quest’anno anche dalla lontana Lombardia.