Giò Di Tonno in concerto a Santa Maria degli Angeli: un grande successo
TERMOLI. Non ci sarà stata l'affluenza di venerdì 2 agosto, quando culminava la festa di quartiere a Santa Maria degli Angeli, ma il concerto di recupero del cantante pescarese Giò Di Tonno, vincitore di un Festival di Sanremo assieme a Lola Ponce nel 2008 con "Colpo di fulmine", coppia che si formò sulle scene del musical Notre dame de Paris, ha comunque radunato un buon pubblico ieri sera a Difesa Grande.
Una serata iniziata alle 19.30 con l'offerta gastronomica che il comitato di quartiere ha riservato a tutti gli intervenuti. Due ore di musica piacevole, per poi lasciare spazio ai fuochi d'artificio, che hanno chiuso ufficialmente, con questa appendice dilatata di due settimane, la festa della contrada Difesa Grande.
Per chi ha sperato di assistere ad una grande performance, non è rimasto deluso. Trascinatore, intrattenitore, imitatore e naturalmente grande artista. Questo è stato Giò Di Tonno. L’attesa per il proseguo della festa di Santa Maria Degli Angeli, interrottasi il 2 agosto per pioggia, ha lasciato il posto alla massima soddisfazione dei tanti che hanno assistito al concerto. Giò ha saputo trasportare il pubblico in un intricato complesso di emozioni, legandole con un unico filo rosso: il ricordo. Un aspetto molto importante per il cantautore e che ha visto la sua presenza centraledurante l’intera esibizione. Le tantissime dediche ai più grandi cantautori italiani e non, fatte dal cantante abruzzese, ne sono la testimonianza. Un atto dovuto e voluto dall’artista. Il quale, attraverso le esilaranti imitazioni degli artisti padri delle canzoni da lui cantate, ha accompagnato l’intero pubblico in un meraviglioso viaggio temporale della musica italiana. Un apparente gioco, quello eseguito dal cantautore, che ha stimolato i muscoli facciali dei presenti e riempito gli occhi di una commozione vera. La potenza delle parole di ogni canzone cantata, ha trascinato giovani e non, in un stato di dolce malinconia. Una contraddizione di cui l’uomo, non può farne a meno. Una potenza emotiva, che strabocca dal corpo umano e che ha visto la sua espressione più bella, nelle mani intrecciate delle coppie presenti. Una testimonianza visiva di un legame che sopravvive ad ogni ostacolo della vita e della quotidianità. Come sostiene Giò Di Tonno, il concerto significa anche raccontarsi un pò. Un’occasione particolare, dove la musica è l’unico, vero, veicolo di emozioni. Le quali sono l’elemento portante di un sistema buffo e ancora lontano dalla nostra piena comprensione: la vita. All’interno della quale, il ricordo svolge un ruolo fondamentale: è la matita che delinea la nostra identità.