Emigratis ma non solo, con Pio e Amedeo si ride a crepapelle

Sold-out ven 30 agosto 2019
Spettacolo di Michele Trombetta
2min
Pio e Amedeo in versione Emigratis ©Termolionline.it
Pio e Amedeo in versione Emigratis ©Termolionline.it

TERMOLI. Nonostante la pioggia caduta un’ora prima dell’avvio dello spettacolo avesse creato qualche apprensione, alla fine anche il tempo è stato clemente e alle 22.15 facendo solo ritardare di tre quarti d’ora sull'orario d'inizio previsto alle 21,30, i due dissacranti mattacchioni foggiani con frequenti e assidue incursioni a Termoli, al secolo Pio e Amedeo, hanno potuto mettere in scena il loro numero zero del nuovo spettacolo dal titolo "La classe non è qua".

Sold-out al Teatro verde, chi ha cercato di acquistare i biglietti nel tardo pomeriggio di ieri l’ha fatto vanamente.

Il duo è diventato il fenomeno comico del momento, anche grazie alle ospitate al Festival di Sanremo, dove ha fatto registrare il picco di audience della kermesse canora e anche al serale di Amici, altra pietra miliare della loro ascesa, iniziata grazie alla fortunata serie Emigratis, dove ha imperversato la loro genuina sfacciataggine.

Lo spettacolo proposto ieri sera sarà replicato a settembre a Taormina e Verona, due cornici davvero prestigiose.

Prova che possiamo dire è stata brillantemente e positivamente superata.

I due comici hanno mandato in visibilio il pubblico, con le loro bravate artistiche, l’arrivo in accappatoio in mezzo al pubblico ha disorientato molti. Diverse anche le citazioni rivolte al loro amico prediletto Carlo Vincitorio, con tanto di pubblicità semi-occulte alle varie attività in campo turistico, perché come ha tenuto a dire ridendo lo stesso Amedeo, «ci ha campato una intera estate», seppur un sassolino se lo sono tolti ricordando i tempi in cui facevano spesa al discount prima di scendere in spiaggia. Un copione verosimile? Chissà.

Uno spettacolo che si è avvalso anche di una piccola orchestra e del gruppo rap Musicomio.

Ritmo e simpatia, mentre sullo schermo come se fosse una parodia di Maurizio Costanzo, scorrevano le foto dell’infanzia di Amedeo, gancio per reazioni esilaranti, come la narrazione del pranzo di Natale in versione foggiana.

Poi, l'arrivo in Apecar con Gianmarco Cistriani, in versione Emigratis, nella seconda parte dello show, interagendo alla loro maniera con il pubblico.

Hanno anche cantato pezzi cuciti su misura sfruttando musiche famose, dimostrando di essere veri showman.

Fantastico anche l'intermezzo dedicato alle loro mamme presenti sugli spalti, sommerse di improperi, ovviamente solo di scena.

Quindi, spazio a gag sessiste e poco correct, con tanto di simulazione relativo al ricorso a sexy toys, insomma, certo non hanno avuto il pelo sulla lingua per scatenarsi dinanzi a un pubblico che, sottolineato più volte, ha pagato… bene per vederli, da quando consegnavano volantini ormai tempo immemore (ma sarà stato vero?).

Una presenza costante sul palco, con cambi di scenografia, nonostante pedane e passerelle ancora bagnate, ha denotato anche una leggerezza di movimenti insospettabile, che ne accresce il bagaglio artistico.

Infine, la scenetta da libro cuore finale con Pio e Amedeo che hanno portato sul palco, a salutare i presenti, i loro figli: Pio con sua figlia Chiara e Amedeo con Federico e Alice.

Nello spettacolo oltre alle loro battutacce, in senso irriverente, anche la corte spietata di Amedeo a una bellissima orchestrale che suonava il sax tenore in si bemolle. Debutto bagnato, debutto fortunato.

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