Circolazione stradale «De Minimis»: tra antifurti satellitari e sellini anti-impotenza

lun 20 agosto 2018
Veicoli al crocevia di Claudio de Luca
3min
Modus operandi ©Youtube
Modus operandi ©Youtube

GLI ANTIFURTO SATELLITARI – Quando si affronta la lettura delle inchieste sulle auto rubate, si parla degli antifurto satellitari, e viene affermato che, per il ladro, l’unica possibilità di farla franca potrebbe essere quella di caricare l’auto su di un container, così da “accecare” il collegamento con il gps. In realtà non è così facile “zittire” gli antifurto satellitari perché la localizzazione può essere annullata solo riponendo l’automobile all’interno di un contenitore schermato di piombo. Però, per caricare un veicolo su di un automezzo ci vogliono almeno cinque minuti. Il sistema “viasat”, che dispone di una bolla antisollevamento, rileva subito la variazione di assetto e l’allarme scatta immediatamente con il risultato che le Forze dell’ordine e la Polizia privata vengono subito a conoscenza dell’esatta posizione del mezzo.

I SERVIZI AUTOSTRADALI – Il Servizio autostradale tedesco “Adac” ha creato un apparecchio grande come una scatola di fiammiferi che si installa sul cruscotto e, collegato ad un telefono cellulare, consente di chiamare i soccorsi semplicemente premendo un bottone. Creato in collaborazione con gli specialisti di elettronica della Società Osdrak, l’apparecchio ha quattro tasti colorati. Quello rosso segnala l’allarme all’Adac. Però, se premuto più di tre secondi, avverte pure ambulanza, Polizia e Vigili del fuoco, segnalando loro via satellite gps anche la posizione dell’auto. Quello giallo serve per collegarsi alla più vicina officina nel caso di guasti. Quello verde mette in collegamento l’Adac per avere consigli su percorsi alternativi in caso di traffico. Quello bianco consente, infine, di usare il cellulare con il “viva voce”.

LE AUTOMOBILI CHE SANNO LEGGERE Molto diffusi in America, i sistemi per la regolazione automatica della velocità in auto sono ancora poco utilizzati in Europa, dove il traffico è meno regolare ed uniforme. Ora, grazie ad un sistema messo a punto dalla Bosch, la situazione potrebbe cambiare. La novità è costituita da un radar capace di rilevare la posizione e la velocità di un altro veicolo fino a centoventi metri di distanza, con il risultato che, quando la corsia sia libera, l’auto accelera automaticamente fino alla velocità di crociera impostata, come avviene peraltro con i sistemi tradizionali. Se però si presenta un ostacolo, decelera e frena per mantenere la distanza. Inoltre il sistema ha imparato a leggere i cartelli stradali, utilizzando un dispositivo che – grazie a due speciali telecamere - riconosce i segnali ed avvisa il conducente quando abbia superato i limiti di velocità. Il “sogno” è quello di usarlo insieme ai radars su automobili che saranno capaci di fermarsi e di ripartire da sole, pure nel caos del traffico cittadino.

I CICLOMOTORI ELETTRICI PIEGHEVOLI - I “motorini” elettrici servono per non inquinare le città con rumori e con i gas di scarico. Con il loro uso, si ovvierebbe all’utilizzo dei “motorini” a miscela che, quando sono tanti (come a Roma), sporcano l’aria al punto da rendere inefficaci persino misure come le “targhe alterne” e il blocco della circolazione veicolare. Il “6 punto 8” si può anche piegare (le dimensioni si riducono a 120 x 58 x 51 cm) in modo da entrare comodamente in una grossa borsa da palestra da mettere nel bagagliaio dell’auto. Il peso non è eccessivo (trenta kg). Un miniscooter raggiunge i ventisei kmh ed ha un’autonomia di trenta km. Un pieno costa pochissimo: un paio d’euro (o tre) per ogni ricarica delle batterie, estraibili. Costo: meno di 2.000 euro. Più potente, seppure di tipologia tradizionale (la forma è quella degli scooter tipo Vespa) è “Lepton”, il modello elettrico prodotto dall’Atala. Arriva ad una velocità massima di 45 kmh ed vanta prestazioni molto simili a quelle di un motorino a miscela. L’accelerazione da fermo è scattante (percorre i primi cinquanta metri in 6’ e 5”. L’autonomia è di cinquanta km e si può scegliere tra due livelli di consumo: normale o economy (in questo caso la velocità non supera i trenta kmh). “Lepton” costa poco meno di 3.000 euro.

IL SELLINO ANTIMPOTENZA - Con un solco nel mezzo, il peso del corpo sul sellino della bicicletta è distribuito meglio. Risultato: i vasi che portano sangue agli organi genitali non sono compressi ed i testicoli non si scaldano (il riscaldamento è appunto una delle cause della diminuzione della fertilità e qualche volte dell’impotenza). Viene venduto a poco più di 50 euro.

Claudio de Luca

TermoliOnline.it Testata giornalistica

Reg. Tribunale di Larino N. 02/2007 del 29/08/2007 - Num. iscrizione ROC:30703

Direttore Responsabile: Emanuele Bracone

Editore: MEDIACOMM srl
Via Martiri della Resistenza, 134 - 86039 TERMOLI(CB)
P.Iva 01785180702

© Termolionline.it. 2024 - tutti i diritti riservati.

Realizzato da Studio Weblab

Navigazione