Lubrano cerca giustizia: basta ai finti massaggiatori che fanno gli allenatori
TERMOLI. Il numero uno degli allenatori di calcio molisani, inteso come carica associativa dell’Aiac, Luciano Lubrano denuncia a chiare lettere, pubblicamente, sia dal suo profilo Facebook che con una nota inviata alle autorità federali regionali, come l’avvio dei campionati in Molise sia stato viziato da alcuni casi che ne inficerebbero la regolarità.
«Mister Romagnini, allenatore del Tre Pini, in distinta, contro il Sesto Campano come massaggiatore, la scorsa settimana, contro il Termoli, rilascia anche un'intervista, e non da massaggiatore. Lo stesso deve al Settore Tecnico diverse annualità di tesseramento e ha il patentino scaduto al 31.12.2015, e quindi non tesserabile come allenatore. Nell'incontro con l’Aia Molise con i direttori di gara dell'Eccellenza e della Promozione regionale ricordo di aver parlato di una denuncia in atto proprio contro l'allenatore in questione, che nella gara di finale della Coppa Italia Regionale, vestito da dodicesimo, di fatto dirigeva la propria squadra come un normale tecnico, fregandosene della regione che lo accoglie, delle componenti regionali calcistiche ed anche di chi, come voi giornalisti, cercano di tenere in alto l'intero pianeta Calcio Molise con la vostra conclamata professionalità. Sono due settimane che questo signore e la società che lo fa scendere in campo, fanno i furbi in barba al regolamento e all'intero Calcio Regionale. Mi chiedo fino a quando gli si permetterà di continuare?
Fino a quando si continua a fare il gioco delle tre scimmie?»