La fratellanza si cementa prendendo a calci un pallone: il mondiale antirazzista
TERMOLI. Sui campi di via Biferno, della polisportiva Santi Pietro e Paolo, anche quest'anno è tornato il Mondiale antirazzista!
Giunto ormai alla sua quinta edizione, è diventato un momento importante all’insegna dello sport, della socialità e della convivialità per condividere un percorso di conoscenza, fraternità e incontro tra varie culture e nazionalità.
Oggi pomeriggio a partire dalle 18 ci sono state le gare di finali e le relative premiazioni.
Una manifestazione molto sentita da parte dei partecipanti, fortemente voluta dai migranti stessi e divenuta quasi una tradizione per il territorio. Un evento che si propone di affermare i valori della solidarietà e del contrasto ai pregiudizi contro ogni espressione di odio, indifferenza e violenza. Le due giornate, che vogliono sottolineare il valore sociale dello sport come momento che unisce nelle differenze e non divide sulla base di stereotipi e preconcetti, prevederanno anche uno spazio di riflessione, di dialogo e di preghiera interreligiosa.
Noi ci siamo recati sul campo con Michele Trombetta e abbiamo intervistato uno degli organizzatori, Antonio Giuditta.