​Serie A e prestiti: un rapporto di amore e odio

L'infografica mar 29 ottobre 2019
Calcio di La Redazione
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Serie A e prestiti: un rapporto di amore e odio ©Web
Serie A e prestiti: un rapporto di amore e odio ©Web

TERMOLI. La sessione di mercato estiva è già di gran lunga passata in cantina, che già si pensa a quella futura invernale. Anzi, il mercato non chiude mai per davvero e c’è ad esempio quello utile per pescare degli svincolati di valore, che certo non mancano su piazza: è ad esempio il caso di una Sampdoria in crisi che è andata a pescare dal cesto l’ottimo Bertolacci, subito mandato in campo da titolare contro la Roma dal neo Mister Ranieri. La pratica e moda più diffusa oltre che amata dalle nostre parti è però un’altra ed è il ricorso alla formula del prestito.

Da noi così come in Spagna è una delle operazioni più diffuse per tipologia, a differenza di quanto invece avviene Oltre Manica o in Francia, ma soprattutto Germania: la Bundesliga è infatti il campionato meno avvezzo ad acquisti di tale tipo, eccezion fatta per le ultime roboanti di James Rodriguez e Perisic giunti in prestito oneroso negli ultimi anni da Real Madrid e Inter.

Ebbene sì, perché la classica e tradizionale forma di prestito di anni fa è ormai andata in soffitto in favore di una serie di nuove tipologie che la fanno da contorno, alle volte poco comprensibili ma dietro le quali si celano macchiavelliche strategie societarie per dilazionare pagamenti esosi.

La sparizione dal regolamento della compartecipazione di un giocatore fra due società ha aperto un mondo nuovo nel campo dei prestiti: appunto quello oneroso, costituito da un importante anticipo iniziale finalizzato quasi sempre al riscatto anche solo di diritto della società acquistante. Spesso invece il prestito oneroso è un modo come un alto per dilazionare un acquisto importante, pagandolo in almeno due tranche: il caso più eclatante degli ultimi anni è ovviamente quello di Mbappe, passato dal Monaco al Psg con un riscatto folle da 180 milioni di euro.

In Italia sebbene si abusi di questa modalità di acquisto, solo nel 15% dei casi ciò si tramuta in acquisto effettivo con riscatto esercitato dalla società acquistante, come testimoniano i dati raccolti all’interno di una ricerca sui prestiti nel calcio in Europa.. Lo stesso avviene in Spagna, campionato che più di ogni altro utilizza i prestiti: in Inghilterra invece il 94% dei minuti totalizzati dai giocatori in campo nell’arco della stagione viene ottenuto da giocatori di proprietà del club di appartenenza, ergo, spazio minimo per giocatori appartenenti a terzi.

Vi sono poi casi eccezionali di prestiti legati ad una stessa proprietà, ma ramificata in più club e campionato. Emblematico il caso dei Pozzo, storici Patron dell’Udinese ma che negli ultimi anni hanno ottenuto il controllo del Granada nella Liga e del Watford in Premier, con anche discreti risultati. Il passaggio di questi giocatori fra i tre club ha ovviamente un canale privilegiato e non ha in alcun modo limiti regolamentari.

Un qualcosa di cui ad esempio potrebbe approfittare l’Inter, fino alla Cina, con lo Jiangsu della famiglia Suning ed alcuni giocatori noti ai grandi club europei: Ramires su tutti.

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