L'oro più bello: il trionfo olimpico a Parigi di Velasco e le ragazze azzurre dell'Italvolley
TERMOLI. La classe non è acqua e Julio Velasco ha dimostrato ancora una volta cosa significhi essere leader e gestire una leadership.
Una nazionale femminile potenzialmente fortissima, gestita male, con scelte incomprensibili, da ricostruire dopo macerie e un ambiente dilaniato, con la gestione Mazzanti finita nel peggiore dei modi.
Velasco è riuscito laddove non ebbe fortuna con la generazione dei fenomeni tra i maschi, speravamo nella doppietta olimpica quest’anno, e le chance c’erano.
Ma ora ci godiamo questo trionfo assoluto, tra i più importanti della storia dello sport italiano, senza tema di smentita.
Un oro fulgido che brilla tantissimo, con un sestetto, tra titolari e riserve, amalgamato alla perfezione, nonostante anche infortuni avuti all’ultimo.
Bravo Julio, fantastiche ragazze, l’Italia è con voi e il tricolore svetta lassù, con gli spalti tinti d’azzurro, con la canzoni di ieri e di oggi a ritmare ogni fase del match, nel corso di una finale dominata contro uno totem contro gli Stati Uniti, schiantate 3-0. Da stropicciarsi gli occhi, per la grinta, il coraggio, attacchi e difese, muri e servizi.
Il volley femminile siamo noi, Paola Egonu, Ekaterina Antropova, Miryam Silla, Loveth Omoruyi simboli dell’inclusione, con Carlotta Cambi, Alessia Orro, Caterina Bosetti, Gaia Giovannini, Marina Lubian, Anna Danesi, Sarah Fahr, Monica De Gennaro e Ilaria Spirito.
Un’impresa memorabile a Parigi.